Tu sei qui: CronacaCorteo in difesa dell'ospedale, caccia disperata alle soluzioni
Inserito da (admin), lunedì 28 dicembre 2015 00:00:00
Questa mattina, lunedì 28 dicembre, i cittadini di Cava de’ Tirreni sono scesi nuovamente in piazza in difesa dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo”. L’obiettivo è quello di evitare la soppressione, a partire dal 1° gennaio, dei reparti di Ostetricia-Ginecologia e di Ortopedia ed il ridimensionamento della Radiologia. Dopo aver bloccato il traffico all’altezza dell’ospedale, il corteo ha attraversato il centro storico per raggiungere il Palazzo di Città.
Intanto, in attesa del faccia a faccia di domani tra il Governatore Vincenzo De Luca ed il manager dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, Vincenzo Viggiani, a Palazzo di Città si sta lavorando per trovare una soluzione che blocchi l’entrata in vigore del piano di razionalizzazione dei reparti, adottato per far fronte alla direttiva europea che limita gli straordinari al personale medico e paramedico.
Il Sindaco Vincenzo Servalli, dopo aver dato mandato all’Avvocatura comunale di valutare presupposti e precedenti, è pronto a firmare un’ordinanza sindacale “urgente e contingente” che potrebbe impedire l’entrata in vigore del “piano Viggiani”, in attesa dello sblocco delle assunzioni. Nel pomeriggio odierno al Comune è stato convocato un nuovo incontro tra l’Amministrazione comunale ed i sindacati per limare gli ultimi dettagli dell’ordinanza.
Il Mattino - Valentino Di Domenico
Ospedale, le proposte dell’ex Sindaco Galdi
Si fa sempre più urgente la necessità di convocare un tavolo tecnico per individuare le strade possibili che scongiurino la chiusura dei reparti al “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. L’ha chiesto anche l’ex Sindaco Marco Galdi all’Amministrazione all’indomani dell’ufficializzazione del piano di accorpamento dell’azienda ospedaliera, in via di attuazione a partire dal prossimo 1° gennaio. «Sono giorni decisivi per il futuro del nostro ospedale, la partita non è ancora chiusa e dobbiamo provare fino all’ultimo», ha dichiarato Galdi a margine di una lettera protocollata nei giorni scorsi a Palazzo di Città.
La soluzione proposta da Galdi riguarda l’emanazione di un’apposita ordinanza (prevista dalla legge di istituzione del servizio sanitario nazionale, n. 833 del dicembre 1978) del Presidente della Regione, o anche sindacale, che autorizzi - in attesa dei nuovi concorsi e delle consequenziali nuove assunzioni nel comparto Sanità, che dovrebbero partire dal prossimo marzo 2016 - la disapplicazione della direttiva comunitaria del 2003 sull’orario di riposo e di lavoro dei medici.
«Ciò consentirebbe - spiega Galdi - di traghettare i reparti del “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” verso il superamento della crisi. Nel giro di pochi mesi l’Azienda Ospedaliera Universitaria avrebbe così il tempo di dotarsi del personale necessario ad assicurare la continuità dei servizi, che sul nostro territorio costituiscono un indispensabile presidio per la salute dei cittadini».
Interviene in materia anche il sindacalista della Cisl, Gaetano Biondino: «Chiediamo che Ortopedia e Radiologia restino a Cava de’ Tirreni. Chiediamo anche che tra Cava e San Severino resti un punto di nascita per non ingolfare Salerno».
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