Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese rivede la luce
Inserito da Andrea De Caro - Orlando Savarese (admin), lunedì 25 ottobre 2010 00:00:00
Una “zampata” dalla distanza dell’argentino Zampa regala tre punti importantissimi alla Cavese, ma quanta sofferenza per superare la Lucchese. I metelliani, dopo aver trovato il vantaggio a metà primo tempo, hanno tenuto con il fiato sospeso i propri tifosi fino alla fine, subendo troppo la pressione degli ospiti e sprecando anche un paio di ottimi “match-ball”.
La Cavese parte subito forte e dopo pochi minuti potrebbe già passare in vantaggio grazie ad un retropassaggio sbagliato di Baldanzeddu che innesca Bernardo, che tutto solo davanti al portiere non riesce ad angolare il tiro centrando Pennesi. Dal corner seguente Camillo Ciano pesca al limite dell’area il fratello Michele, che al volo esalta la reattività di Pennesi. La risposta della Lucchese è affidata ad una punizione di Grassi che costringe Pane alla respinta. La sfera rimpalla sui piedi di Pera che serve Chadi, ma la conclusione centra in pieno il palo alla destra di Pane. Al 20’, però, la Cavese riesce a sbloccarsi con un tiro dalla distanza di Zampa che non lascia scampo a Pennesi. 10 minuti dopo la Cavese raddoppia grazie ad un tacco di Camillo Ciano, su tiraccio di Bernardo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 37’ è Camillo Ciano a mettere i brividi alla difesa ospite con un diagonale rasoterra dai 30 metri che costringe Pennesi a rifugiarsi in angolo. Sul finire del tempo gli aquilotti si vedono annullare un altro gol, realizzato di testa di Michele Ciano, sempre per fuorigioco.
Nella ripresa mister Favarin corre ai ripari lasciando negli spogliatoi Baldanzeddu, in evidente difficoltà su Schetter, e mandando in campo Mariotti con il compito di marcare ad uomo il capitano degli aquilotti. La Lucchese spinge e sfiora il gol con Mariotti su cui è provvidenziale l’uscita tempestiva di Pane. Al 12’ l’allenatore Rossi toglie Bernardo per inserire Quadrini con il chiaro scopo di rinforzare il centrocampo metelliano. Mossa che, però, si rivela vana, poiché il controllo della zona mediana è sempre nelle mani degli ospiti. Per di più la Cavese cala vistosamente anche sul piano fisico. L’unico a provarci è il capitano Schetter, che deve far ricorso alla riserva per tentare d’impensierire la difesa avversaria con la sua velocità. Ma è troppo solo e le sue scorribande non sortiscono alcun effetto. Al 34’ è Sifonetti, entrato proprio al posto di Schetter, a ritrovarsi la palla del possibile raddoppio, ma lo sgusciante esterno biancoblù tentenna troppo in area consentendo a Mariotti di recuperare. I minuti finali sembrano interminabili, ma è ancora la Cavese a sfiorare il raddoppio con Camillo Ciano, che al 5’ di recupero centra il palo in scivolata su assist di Sifonetti.
Rossi non si gode la vittoria: «Qui ci sono troppi gufi»
Malgrado la vittoria Marco Rossi si è presentato in sala stampa leggermente adirato: troppe critiche nonostante i suoi stessero vincendo. L’allenatore piemontese spiega di non esserne rimasto affatto contento. «Io vado dicendo da tempo che preferiamo essere lasciati lavorare. Purtroppo ci sono troppi gufi che aleggiano. Comunque, noi sul campo stiamo lavorando per noi stessi e per la Cavese. Che ci manchino 5-6 punti credo sia sotto gli occhi di tutti, per le prestazioni offerte e per l’organizzazione di gioco. Quando sono entrato in campo tra il primo ed il secondo tempo, sebbene nella prima frazione avessimo giocato la miglior partita, c’è stato chi dalla tribuna mi ha chiesto di cambiare».
Vittoria da dedicare ad un uomo in particolare. «Ho conosciuto una persona splendida, ma non ho conosciuto suo figlio. Se però il figlio era come il padre, mi sono perso qualcosa: mi riferisco al papà di Catello Mari». Sulle assenze il tecnico chiosa in questo modo. «Abbiamo vinto perché mancavano Biggi e Marotta. La Lucchese nel primo tempo aveva giocato con un 3-3-1-3, un modulo che ti poteva dare fastidio, eppure abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo, però, loro hanno spostato avanti il baricentro e noi ci siamo fatti schiacciare troppo».
Buona prestazione di Zampa, ma non è riuscito ad essere continuo fino a quando è stato in campo. «Ho dovuto sostituire Zampa perché già alla fine del primo tempo mi aveva detto di sentirsi le gambe un po’ pesanti. Non gioca una partita intera di campionato da un anno, un conto è giocare la partitella d’allenamento o quella di Coppa, un’altra cosa è la Prima Divisione, perché c’è una pressione diversa. Comunque si è comportato bene, anche se deve crescere come posizionamento. Se diventa più essenziale, può essere molto importante per il nostro gioco. Ottima anche la coppia centrale Pagano-Cipriani. Spero che i tre punti ci diano ulteriore serenità per lavorare bene ed inanellare un filotto di risultati positivi».
Un po’ di tensione quando Rossi non ha condiviso l’osservazione di un cronista che gli faceva notare che i centrocampisti impiegati nella ripresa non avrebbero potuto arretrare di più per le loro caratteristiche tecniche. «Non sono d’accordo su questo punto: perché si dovevano abbassare? Se nel secondo tempo non vai ad aggredire come è stato fatto nel primo tempo, può esserci stato solo un appagamento sul risultato di 1-0 a favore. Un conto è arretrare un pochino e ripartire, un conto è arretrare troppo».
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