Tu sei qui: CronacaCava de’ Tirreni e il problema della sicurezza, la denuncia dei “Responsabili per Cava”: «Si va alla deriva»
Inserito da (ilvescovado), giovedì 12 ottobre 2017 16:56:02
«La sicurezza urbana non è mai stata in cima alle preoccupazioni dell'amministrazione Servalli», esordisce così il sodalizio politico "Responsabili per Cava", che ricorda gli episodi di criminalità che stanno accadendo sempre di più negli ultimi mesi a Cava de' Tirreni, tappezzando la città di manifesti provocatori (vedi foto). «Pensare che si tratta di fatti in larga parte al di fuori delle possibilità di controllo o di intervento di un'amministrazione comunale, la quale in questa materia ha competenze e poteri limitati» è plausibile, ma non costituisce il motivo assoluto dell'incremento di eventi quali i furti in appartamento e le truffe agli anziani. «Questa Amministrazione - si legge nella nota - poteva usare bene almeno gli strumenti che ha, e invece, in questo come in altri campi, rivela ogni giorno la propria incapacità a farlo».
Eppure, ricordano i "Responsabili per Cava", nel documento delle linee programmatiche di mandato con le quali il Sindaco tracciò il programma della propria attività «si afferma che la sensazione di sicurezza percepita costituisce un "bene prezioso" per lo stesso sviluppo economico della città, e si promettono, nell'ordine, una "profonda riorganizzazione" del Corpo di Polizia Locale, una intensificazione dell'attività di video-sorveglianza, e, infine, una particolare attenzione verso il "coordinamento interforze" per ottenere una maggior efficacia delle azioni di polizia sul territorio». Promesse e responsabilità che, per il sodalizio, non sono state mantenute.
«Come tutti vedono - scrive il sodalizio -, la città è periodicamente percorsa, soprattutto nei giorni in cui si tiene il mercato, da gruppi di persone di dubbia provenienza e dal probabile ingresso clandestino nel territorio nazionale. Di incremento degli strumenti di video-sorveglianza non se ne è più parlato, anzi, a quanto è dato sapere, non vengono utilizzate in maniera proficua nemmeno le telecamere che già ci sono. Per quanto attiene al controllo del territorio, il pensiero va immediatamente agli incendi che questa estate hanno decimato per settimane, in maniera organizzata e sistematica, il patrimonio boschivo cavese. Nessuna traccia neppure della promessa "profonda riorganizzazione" del Corpo di Polizia Locale, sempre meno percepito sulle strade della città».
All'amministrazione il sodalizio ha da rimproverare molte cose. «Non si punta sul Corpo di Polizia Locale, il quale dovrebbe essere sollecitato ad avere un ruolo più attivo nell'assicurare una situazione esterna di ordine e decoro urbano che sono il primo requisito di quella "percezione di sicurezza" che il Sindaco indicava come essenziale; non si punta sui volontari, già formati o da formare; non risulta che il sistema di video-sorveglianza attualmente esistente sia utilizzato in funzione strategica rispetto al controllo del territorio; manca uno sforzo di interpretazione e di intelligence che provi a far luce su fenomeni oggettivamente inquietanti come l'assalto al patrimonio boschivo. Si va alla deriva e, quel che è peggio, si trasmette al corpo sociale appunto l'idea che si sta andando alla deriva».
«Quanto sta accadendo - chiosa la nota - segna insomma un netto peggioramento rispetto alla situazione precedente, senza che l'amministrazione riesca a dare alcuna cura, pretendendo di cavarsi dall'impaccio cantando anche in questo caso il ritornello di sempre, e cioè che "sono cose che non dipendono da noi, non ci possiamo fare niente". La città intanto affonda, e come sempre ... "non ci possiamo fare niente"».
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