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Tu sei qui: SezioniAttualitàA Cava ristoratori sfidano il Dpcm: asporto e consumo al banco fuori orario. Servalli: «Maggiori controlli»
Scritto da (redazioneip), mercoledì 3 febbraio 2021 16:23:55
Ultimo aggiornamento mercoledì 3 febbraio 2021 16:28:33
«Dalle ore 18 stop al consumo al banco ed all'asporto. Sono molte le segnalazione sul mancato rispetto della norma anticovid in vigore all'attenzione degli Assessorati alla Attività Produttive e alla Polizia locale, che annunciano maggiori controlli». Sono le parole, affidate ai social, del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli.
Il D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 stabilisce, infatti, che le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18; il consumo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti, resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto; dopo le ore 18,00 sono vietate le attività di ristorazione senza cucina con codice ateco 56.3 e 47.25.
«Bisogna avere la massima attenzione - affermano gli assessori Giovanni Del Vecchio (Attività Produttive) e Antonella Garofalo (Polizia Locale) - perché la possibilità di contagio è sempre presente e solo comportamenti responsabili evitano la diffusione dell'infezione e le gravi conseguenze che comporta. Ci appelliamo al buon senso di tutti, esercenti, clienti, ed anche ai genitori affinché persuadano i figli a tenere condotte corrette. Le Forze dell'Ordine e la Polizia Locale sono in campo con i controlli e ricordiamo che le sanzioni sono di 400 euro oltre alla chiusura».
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