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Tu sei qui: SezioniAttualitàA Cava cittadini stanchi del lockdown, Senatore: «Non è un "liberi tutti", non vanifichiamo sacrifici»
Scritto da (redazioneip), martedì 28 aprile 2020 10:04:34
Ultimo aggiornamento martedì 28 aprile 2020 10:04:34
Con l'inizio della Fase 2, la gente in casa, stanca, freme nel riprendere la propria vita ordinaria, le proprie abitudini, il proprio lavoro. Ma è sbagliato scambiare la nuova fase con un mai dichiarato, e pericolosissimo, "rompete le righe". Dello stesso parere è l'assessore di Cava de' Tirreni, Nunzio Senatore.
Dopo le parole del sindaco Servalli, che aveva confermato troppi assembramenti nella città metelliana, l'assessore ha voluto mandare un messaggio ai cavesi attraverso la sua pagina Facebook.
«Mi rendo conto -esordisce Senatore - che dopo quasi due mesi di segregazione in casa, molti sono stanchi e vorrebbero un significativo allentamento delle misure restrittive o, addirittura, la loro totale abolizione. Ma siamo ancora in piena pandemia, non possiamo assolutamente permetterci passi falsi».
«L'atteggiamento del "liberi tutti" - continua - è molto pericoloso, come si è visto in alcune nazioni che hanno superato bene la prima fase ma si sono imbattuti in un vero e proprio disastro nella seconda. L'eventualità di ricominciare daccapo con i contagi è un rischio che non possiamo permetterci, sia per la salute dei nostri concittadini che per il nostro sistema produttivo».
«Abbiamo fatto tanti sacrifici, non è il momento di mollare e di perdere tutto quello conquistato fino ad ora», conclude Senatore.
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