Salute e Benessere4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro. Tumori sempre più curabili
Inserito da (Redazione), martedì 4 febbraio 2020 09:17:38
Ma si può ancora migliorare, riducendo le differenze territoriali ancora elevate. Lo riferisce l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) che, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro che si celebra oggi, 4 febbraio, aderisce all'evento e lancia un appello alle istituzioni perché venga seguito l'esempio delle Regioni più virtuose, a tutto vantaggio dei pazienti. Sono infatti, secondo l'Aiom, «ancora troppe le differenze sul nostro territorio: dall'adesione e copertura degli screening ancora troppo basse al Sud, alla realizzazione delle reti oncologiche regionali a macchia di leopardo, alla disponibilità solo in alcune regioni più virtuose di terapie efficaci e di test in grado di analizzare il profilo molecolare del tumore. E' concreto il rischio, dunque, di pericolose discrepanze a danno dei pazienti».
«Nel 2018 sono stati stimati nel mondo più di 18 milioni i nuovi casi di cancro», mentre «erano 12 milioni nel 2008», spiega Giordano Beretta, presidente nazionale Aiom e responsabile di Oncologia medica all'Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
«La patologia - osserva - è in costante crescita nel mondo per la diffusione di stili di vita scorretti, a cui si aggiungono anche fattori ambientali. La qualità del nostro sistema sanitario è testimoniata dalla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, che presenta tassi più alti rispetto alla media europea nei tumori più frequenti: 86% nella mammella (83% Ue), 64% nel colon (60% Ue), 16% polmone (15% Ue) e 90% prostata (87% Ue)».
L'Italia, inoltre, raggiunge buoni risultati «con minori investimenti: la spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil nel nostro Paese ha registrato un calo, passando dal 7% nel 2010 al 6,5% nel 2017, a fronte del 9,8% della media europea». In Italia, nel 2019, le nuove diagnosi di cancro sono state 371 mila.
«Rispetto al 2018 si è registrato un calo di circa 2.000 casi - rileva Beretta - a cui ha contribuito l'efficacia dello screening del tumore del colon retto, che permette di individuare lesioni a rischio prima della loro trasformazione in neoplasia. L'adesione alla mammografia nel 2017 ha raggiunto il 55% - continua il presidente Aiom - e allo screening colorettale il 41%. Vi sono notevoli differenze fra Nord e Sud che vanno ricondotte anche alla diversa copertura. Per quanto riguarda la mammografia, quest'ultima è praticamente completa nell'Italia settentrionale e centrale, al Sud invece solo 6 donne su 10 ricevono l'invito. Nello screening colorettale, al Nord e al Centro siamo vicini alla copertura completa (92% Nord, 95% Centro), il Sud invece è ancora sotto il 50%».