PoliticaVerifica, Forza Italia ed An ai ferri corti

Verifica, Forza Italia ed An ai ferri corti

Inserito da (admin), lunedì 1 marzo 2004 00:00:00

Venti di guerra sull'Amministrazione Messina. Edmondo Cirielli abbandona il tavolo dell'incontro interpartitico, in programma sabato scorso, e lancia duri messaggi. Non esce dall'Amministrazione, ma annuncia una posizione critica. Forza Italia e l'Udc si stringono intorno a Messina e ripropongono un confronto politico per un approfondimento delle linee programmatiche solo dopo l'appuntamento elettorale provinciale. Già dalle prime battute si avverte che l'atmosfera è pesante. Le polemiche dei giorni scorsi e, soprattutto, il monito forte di Cirielli al congresso cittadino avevano lasciato il segno. Erano presenti tutti i big provinciali e cittadini: Edmondo Cirielli, Marcello Murolo, Giovanni Cannavacciulo e Fortunato Palumbo per An; Tonino Cuomo, Antonella Gaeta e Renato Salerno per Forza Italia; Pasquale Marrazzo, Eligio Canna ed Alfonso Laudato per l'Udc, oltre ad altri dirigenti locali. Cirielli ha rotto subito gli indugi ed ha ripetuto senza remore le accuse rivolte dalla tribuna del congresso. An non è interessata a posti al sole od a sconvolgimenti strutturali. Chiede chiarezza, coerenza e, soprattutto, un'azione politica che restituisca dignità ed autonomia alla politica, troppo spesso prigioniera di manovre burocratiche. Di qui la richiesta della verifica. «Non c'è stata alcuna verifica. Caparbiamente - ha affermato il coordinatore cittadino, Maurizio Murolo - si è voluto fare retorica e non affrontare i problemi reali della città». Si è alzato un muro. Forza Italia ha insistito sì per una verifica, ma dopo il voto delle provinciali. An non ci sta, Cirielli e la delegazione abbandonano la seduta. «È stato un incontro fallimentare - ha spiegato Cirielli - sotto tutti i punti di vista, per l'arroganza e lo spirito di prevaricazione del coordinatore provinciale di Forza Italia, Tonino Cuomo. È venuto non per tutelare i diritti della città, ma per gli interessi politici dei suoi amici. A lui Cava non interessa se non nella misura in cui soddisfa i suoi amici. An resta in Amministrazione: saremo leali, ma critici, nel senso che non avalleremo ciò che non ci convince». Tonino Cuomo, invece, sostiene che proprio alla vigilia di una campagna elettorale è necessario che la Casa delle Libertà sia unita e vinca la sfida con il centrosinistra: «Dopo avremo tempi e modi per approfondire tutti i temi che An oggi ritiene nodali. L'imperativo di oggi è essere uniti per essere forti. Messina è una garanzia per tutti, va sostenuto, senza tuttavia immaginare che non sia possibile una correzione di rotta. Per ora pensiamo a vincere». Il documento redatto da FI al termine dei lavori va in tale direzione. «Il messaggio di Cirielli - interviene Laudato - è chiaro. Ora ci attendono momenti difficili. Occorre una risposta politica forte e costruttiva, altrimenti rischiamo il caos».