PoliticaStrappo An-Messina, parte la mediazione

Strappo An-Messina, parte la mediazione

Inserito da (admin), venerdì 1 ottobre 2004 00:00:00

A Palazzo di Città, il giorno dopo il Consiglio comunale, l'atmosfera è pesante. Bocche cucite, sui volti si legge solo tensione. Alfredo Messina ostenta serenità. E nella prima mattinata ha chiamato i suoi "colonnelli" Pasquale Petrillo, ex capo dello staff, e Luigi Durante, attuale segretario particolare, affidando loro una missione esplorativa con An ed Udc. In An, intanto, si attende l'incontro di Messina con Cirielli, ma il voto ha lasciato il segno. C'è chi lo ritiene un autogol. A sinistra positivi i commenti sulla coerenza di An: si ha la sensazione che il sindaco sia alle ultime battute. Dunque, il sindaco Messina, dopo una notte insonne, ha messo da parte la tentazione di sbarcare An ed ha affidato ai suoi due "fedelissimi" il compito delicato di sondare se esistano ancora margini per una ricomposizione dello strappo. «Ho tentato a più riprese di evidenziare - fa notare il primo cittadino - che il lavoro compiuto dall'intera coalizione è rispondente alle esigenze della città. Mi preme sottolineare che, già all'indomani della mia elezione, ho lavorato per recuperare An alla coalizione. Le fibrillazioni? Sono fisiologiche e rientrano nel processo dialettico che deve animare il rapporto tra i vari partner». Oggi Messina vuol capire se lo strappo di An è in funzione di una strategia di sganciamento o solo frutto di malintesi ricomponibili. Di qui l'incarico a Petrillo e Durante. «Nelle prossime ore - annunciano i due - verificheremo quali sono le condizioni per riprendere il discorso e stabilire un calendario degli incontri delle varie delegazioni, mentre il sindaco incontrerà i segretari provinciali per mettere fine alla telenovela». In particolare, tranquillizzare tutti sulla volontà di proseguire il cammino intrapreso. Già nella giornata di mercoledì, a poche ore dalla votazione contraria sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, sono iniziati i commenti sul comportamento di An, visto da alcuni come un autogol. Cirielli ora è chiamato a passare dalle parole ai fatti, anche se insiste che il suo rapporto è con i partiti. Intanto, deve risolvere il rebus del voto favorevole degli assessori e di quello contrario dei consiglieri. A sinistra, invece, attestati di coerenza per An. «È un partito con una sua storia, una sua tradizione ed ha offerto all'armata Brancaleone berlusconiana ed all'Udc una lezione di stile politico», osserva Francesco Musumeci di Rifondazione Comunista. Nella sinistra si vive la sensazione che, se lo strappo non verrà ricucito, Messina avrà vita difficile e potrebbe essere tradito alla prima occasione dal suo stesso partito. «La storia di questi anni, mesi, giorni, ci ha dimostrato che Messina è sempre più solo e può contare solo su pochi. Sarebbe l'ora di restituire la parola agli elettori», afferma Pasquale Pisapia.