Politica"Solo un maldestro tentativo di salvare se stesso"

"Solo un maldestro tentativo di salvare se stesso"

Inserito da (admin), venerdì 10 settembre 2010 00:00:00

L’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, capogruppo consiliare de “La Città nuova”, interviene sulla querelle Festa patronale e sulla procedura di revoca avviata dal sindaco Galdi nei confronti degli assessori Passa e Salsano. Dura la sua “requisitoria”, che vi proponiamo integralmente:

“Leggo un esilarante comunicato del Sindaco in cui annuncia che «ha invitato Mailyn Flores, Segretario Generale del Comune, ad avviare la procedura di revoca nei confronti degli assessori alla Polizia Locale e alle Attività Produttive, rispettivamente Vincenzo Passa e Carmine Salsano».

Il Sindaco, che non ha preventivamente controllato, sorvegliato, coordinato le attività degli assessori e degli uffici, a frittata fatta abbandona i suoi assessori additandoli come responsabili unici delle disfunzioni e gettandoli in pasto all’opinione pubblica.

Era già capitato qualche giorno fa quando, essendo stati chiusi contemporaneamente il ponte del Mattatoio e quello di Via Atenolfi con conseguente caos, ed essendo lui oltre che sindaco anche assessore ai LL.PP., aveva pensato bene di scaricare il barile su un malcapitato vigile urbano, verso il quale aveva avviato un procedimento disciplinare.

Alla stessa stregua ora mostra muscoli di latta annunciando nientedimeno che l’avvio di procedure inesistenti per giungere alla revoca degli assessori scapestrati. Insomma, si tratta di un maldestro tentativo di salvare se stesso dirottando sui due suoi assessori le critiche della città, sempre più insofferente al caos amministrativo e politico che sta caratterizzando la nuova Amministrazione.

Sulla base dell’inventata procedura, i due assessori sono ora chiamati entro tre giorni a “giustificarsi” di fronte al Sindaco e, se non lo faranno, saranno revocati. Non credo ci si debba rivolgere ad un mago per pronosticare che - salvo inaspettati scatti d’orgoglio di Passa e di Salsano - tutto finirà a tarallucci e vino.

Resta l’amarezza per una città allo sbando. Mi permetto solo di segnalare che da circa 20 giorni, con un articolo pubblicato anche su un quotidiano locale, oltre che sul mio blog (http://luigigravagnuolo.ilcannocchiale.it), avevo sollecitato l’Amministrazione ad organizzarsi per tempo per evitare confusioni e disordini in occasione della Festa Patronale. Sollecitazione caduta nel vuoto. D’altra parte l’Amministrazione gli articoli della stampa li censura, non li legge”.

La replica del Coordinatore Pdl, Giuseppe Gianluca Cicco

Sento di voler replicare al comunicato del consigliere Luigi Gravagnuolo, in merito all’avvio della procedura di revoca degli assessori Passa e Salsano. Da qualche settimana oramai non mi meraviglio più nel leggere di una opposizione consiliare il cui operato sarebbe apprezzabile se non si limitasse, spesso, a strumentalizzare ogni vicenda, arrivando addirittura a speculare sulla tragedia del sindaco Vassallo.

Nel caso specifico della querelle sulle bancarelle, sorprende che il consigliere Gravagnuolo, nel polemizzare, faccia riferimento ad un suo precedente intervento, datato 16 agosto, nel quale lui stesso auspicava l’utilizzo di piazza Amabile o di altre aree periferiche (copertura del trincerone) per delocalizzare le bancarelle, suggerendo quindi lo stesso indirizzo che il sindaco Galdi ha sancito nella delibera di Giunta del 26 agosto, con evidente anticipo rispetto all’inizio dei festeggiamenti patronali.

Non sorprende, invece, che lui giudichi “inesistente” ed “inventata” l’esigenza di comunicare l’avvio di procedura di revoca, chiaramente prevista, quale garanzia procedimentale per i diretti interessati, dall’art. 7 della legge 241/90, perché si renda possibile un contraddittorio tra le parti e si giunga, eventualmente, ad una decisione di revoca dell’incarico assessorile pienamente motivata: non sorprende se proviamo a ricordare le discutibili “modalità” da lui utilizzate in qualità di sindaco, ad esempio, quando fu revocato l’assessore alle opere pubbliche Napoleone Cioffi.

Ritengo che il primo cittadino di Cava debba serenamente riflettere su di un’oggettiva mancata attuazione della delibera di Giunta che disciplinava, con assoluta chiarezza, la gestione degli spazi per gli ambulanti. Se questo accadimento servirà a responsabilizzare ulteriormente gli assessori in carica per il futuro, tanto meglio. In una corretta dialettica tra le parti, quando è in gioco l’efficienza dell’Amministrazione comunale, non vi trovo nulla di esilarante.

Dr. Giuseppe Gianluca Cicco, Coordinatore PDL - Cava de’ Tirreni

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