PoliticaScrutatori, infuria la polemica

Scrutatori, infuria la polemica

Inserito da (admin), lunedì 20 marzo 2006 00:00:00

In adunanza pubblica, i membri della Commissione elettorale (Passa, Bisogno, Ferrigno, Coppola, Maddalo e Durante), con l'astensione del presidente, il commissario straordinario Antonio Reppucci, hanno nominato gli scrutatori delle 55 sezioni. Nominati e non sorteggiati, come richiesto dallo stesso Reppucci e dai partiti.

Nelle ultime ore prima della nomina, alla Commissione erano pervenute lettere di diffida e di invito ad individuare gli scrutatori attraverso sorteggio. Prima Messina (Fi), Ascoli (Ds), Lupi (Rfc), Napoli (An), Ragni (Margherita) e Spatuzzi (Comunisti Italiani), poi Giovanni Baldi e Fabio Armenante dell'Udc, si erano riservati di impugnare le determinazioni della Commissione elettorale e gli stessi risultati elettorali derivanti da votazioni avvenute alla presenza di scrutatori nominati e non sorteggiati. Una vera e propria spada di Damocle sul voto del 9-10 aprile.

«Non abbiamo fatto altro che applicare la legge nello spirito e nella forma», osserva Emilio Maddalo. Nei giorni scorsi il viceprefetto La Ragione, in una nota ai presidenti delle Commissioni elettorali, aveva evidenziato che la nuova Commissione poteva essere eletta dal nuovo Consiglio solo al termine della gestione commissariale e che, pertanto, rimaneva in carica sotto la presidenza del commissario straordinario. «Ci siamo attenuti alle norme indicateci», aggiunge Durante.

Ma il clima creatosi nella sala dell'adunanza non è stato sereno. Sono volate anche parole pesanti ed accuse, come quelle tra Michele Coppola, membro della Commissione, ed il segretario diessino, Marco Ascoli. «È una pagina triste per la politica cavese. Alla fine si sono spartiti la torta, incuranti del parere della Commissione circondariale e delle diffide dei partiti», afferma Marco Ascoli. «È una vergogna», aggiunge Franco Musumeci. «Eppure, era stata offerta la possibilità di poter operare in piena trasparenza», ribadisce Alfredo Messina.

La questione, comunque, non è chiusa. Ci sarà ricorso alla Commissione mandamentale e, successivamente, alla Corte di Appello. Una vicenda che aveva preso l'avvio con l'interrogazione di Edmondo Cirielli, sostenuta da tutti i partiti. «I membri della Commissione, pur essendo eletti dai partiti, oggi rappresentano solo se stessi», così li sferza Franco Spatuzzi.

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