PoliticaRischio frane a Cava de’ Tirreni, ex sindaco Galdi: «Non basta il vademecum, bisogna intervenire subito!»

Rischio frane a Cava de’ Tirreni, ex sindaco Galdi: «Non basta il vademecum, bisogna intervenire subito!»

Inserito da (ilvescovado), mercoledì 30 agosto 2017 16:50:00

L’inferno di fuoco è finito a Cava de’ Tirreni, ma c’è chi non si accontenta del vademecum per evitare pericoli in caso di frane diffuso dal sindaco Vincenzo Servalli (clicca qui) e crede sia più opportuno agire anziché limitarsi ad avvertire i cittadini del rischio.

È dello stesso parere il consigliere di minoranza nonché ex sindaco Marco Galdi che, al grido di «intervenire subito!», ha chiesto che venga fatto con massima urgenza tutto il possibile per limitare smottamenti e frane che si potrebbero verificare a causa delle piogge che le previsioni annunciano per i primi di settembre, ma anche di quelle che sicuramente verranno nella prossima stagione autunnale. I circa 200mila euro del fondo di riserva potrebbero già essere utilizzati per la pulizia dei valloni, previa intesa con gli enti competenti, o per la realizzazione di vasche di contenimento, senza dover attendere fondi dalle istituzioni sovracomunali.

Galdi lo ha fatto presente già durante l’incontro richiesto dalla minoranza e tenutosi ieri, 29 agosto, per discutere delle strategie atte a bonificare le aree devastate dall’incendio. Ma «i tecnici intervenuti hanno risposto che la quantità di ettari colpiti dall'incendio è tale da non permettere interventi risolutivi e che quindi rimane solo la possibilità di informare i cittadini e di evacuarli in presenza di segnalazioni di rischio intenso».

Di seguito la nota integrale diffusa ieri, a garanzia della completezza di informazione:

Si è appena concluso al Comune il tavolo su come affrontare il rischio idrogeologico notevolmente incrementato a valle delle aree percorse dal fuoco, dove la cenere accumulatasi, insieme ai materiali piroplastici ed al terreno riarso, senza più la vegetazione che imbriglia, può franare alla prima pioggia intensa o trasformarsi in una colata di fango.

Nel mio intervento ho evidenziato che il Comune di Cava dispone ancora di circa 200.000,00 euro del fondo di riserva (ed altri fondi possono reperirsi con apposite variazioni di bilancio disposte dalla Giunta), che se impegnati con procedure di somma urgenza possono consentire in poche settimane interventi significativi di mitigazione del rischio (dalla pulizia dei valloni, previa intesa con gli enti competenti, alla realizzazione di vasche di contenimento, ecc.).

I tecnici intervenuti hanno risposto che la quantità di ettari colpiti dall'incendio è tale da non permettere interventi risolutivi e che quindi rimane solo la possibilità di informare i cittadini e di evacuarli in presenza di segnalazioni di rischio intenso.

Personalmente ritengo che bisogna con la massima urgenza fare (e forse andava già fatto) tutto il possibile, anche perché con le variazioni climatiche è considerevole il rischio di "bombe d'acqua", cioè di precipitazioni intense e localizzate, che incrementano particolarmente il rischio frana.

Ho ribadito il mio pensiero al Sindaco Vincenzo Servalli alla fine della riunione. Mi auguro che ascolti.

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