PoliticaPolis: "Pronti a correre da soli"

Polis: "Pronti a correre da soli"

Inserito da Ida Amabile (admin), martedì 11 ottobre 2005 00:00:00

Nell'ultima intervista il dott. Enzo Gallo, leader di "Polis", aveva lanciato un aut-aut a Messina e Cirielli. Quali le novità? «E' vero, avevo lanciato un aut-aut motivatissimo ai due, ed in particolare a Messina. Per la verità non ho avuto, per il momento, né riscontro né incontro. Confermo quanto dichiarato, con l'aggiunta che le nostre richieste sono ben note, al centrodestra in particolare ed ai cittadini. Noi vogliamo sapere con chi e con quali elementi affrontare le elezioni, perché riteniamo che coloro i quali hanno portato Cava in questo stato debbano restare a casa. Vi è bisogno di un rinnovo di classe dirigente, fatta di giovani e gente nuova e, perché no, di personaggi importanti che si sono allontanati dalla cosa pubblica (che noi abbiamo l'onore di avere). Se non dovessimo ottenere, entro brevissimo tempo, le risposte per quanto da noi richiesto, la nostra civica è ultra pronta da tempo (anzi, siamo in soprannumero), con il proprio leader e candidato a sindaco, a correre da soli o a mutare totalmente gli scenari politici della città, per il bene della stessa». Cosa intende per mutamenti di scenari politici? «Questa città è allo sbando, non per colpa di Messina, ma per errori che vengono da lontano e per errori politici di impostazione di chi doveva gestire questo aspetto della Giunta Messina. Ho dichiarato a nome di "Polis", sin dalla costituzione, che l'unica salvezza di questa città sarebbe stata l'individuazione del turismo quale volano di indotto lavorativo, per i giovani e non, nonché di ripresa delle attività commerciali. Il tutto supportato da opere pubbliche specifiche, che avessero messo in risalto le nostre bellezze naturali e storiche, che per fortuna il Signore ci ha donato. Queste opere, per la verità, Messina in parte le ha realizzate ed altre stanno andando in via di realizzazione. Ma oggi bisogna fare i conti con una realtà che, per effetto euro e quant'altro, conta a Cava più di mille e non so quanti nuovi poveri, tra cui potrei annoverarmi io stesso, che per dignità (e parlo del ceto medio) hanno sempre onorato i propri impegni, stringendo la cinghia e non chiedendo contributi vari, e che oggi sono in grandissima difficoltà. E, di conseguenza, vi è il problema della casa, di cui noi abbiamo parlato sin dal primo giorno e di cui oggi alcuni, scesi chissà da quale pianeta, si accorgono! Questa è la città con un altissimo tasso di disoccupazione giovanile, dove, però, guarda caso, aumentano gli sportelli bancari! Questa è la città ove quel poco di imprenditoria locale è stata costretta ad andare fuori... Allora, quando parlo di nuovi scenari politici, intendo dire che questi Signori, tutti compresi, non hanno capito che la società civile vuole risposte certe, che la politica è di servizio e non, come è stata fino ad oggi, di "do ut des". Tanto meno questa città ha bisogno di una sinistra dove dall'alto viene imposto un candidato a sindaco, né tanto meno di diventare colonia politica di Salerno. Pertanto, ripeto che noi siamo pronti a correre da soli, anche se stiamo ricevendo telefonate e richieste di incontro da tutti. Noi li ascolteremo, ma Cava ha bisogno di un'Amministrazione fatta di uomini seri e preparati, che non hanno bisogno di scriverle le regole. I cittadini siano certi, per quanto detto prima, che gli scenari politici non sono affatto determinati come sembra e che noi, e questo mi sento di garantirlo, daremo a questa città la miglior proposta di classe politica, da soli o con altri. Chi vuole intendere intenda».