PoliticaPiano di Zona S2, "La Fratellanza" accusa l'amministrazione di Cava de' Tirreni: «Addossa responsabilità ai singoli Comuni»

Cava de' Tirreni, Piano di Zona S2, politica, opposizione

Piano di Zona S2, "La Fratellanza" accusa l'amministrazione di Cava de' Tirreni: «Addossa responsabilità ai singoli Comuni»

«Chiediamo le dimissioni dell’assessore Altobello. La mancata programmazione, acclarata dal commissariamento regionale - e questo lo comprendiamo perfino noi che non saremmo “in grado di comprendere i più elementari procedimenti amministrativi” – si traduce nella mancata o ritardata erogazione di risorse»

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 16 dicembre 2021 10:08:50

«In che mani è capitata la città di Cava de' Tirreni? La giustificazione della Giunta e della maggioranza Servalli: il rappezzo è peggiore del buco. Sono intolleranti e mettono nel mirino - e non è una novità - il movimento politico de La Fratellanza». Esordisce così, in una nota affidata agli organi stampa, il gruppo guidato dal consigliere comunale Luigi Petrone che replica alle affermazioni dell'amministrazione Servalli.

«Siamo costretti a prendere atto - continua la nota - che, a Cava de' Tirreni, ci troviamo al cospetto di una maggioranza non abituata all'esistenza di un'opposizione, di cui cerca di ignorarne il ruolo propulsivo e rinnovatore prevaricando, così, le regole con cui funzionano le istituzioni.

La reazione stizzita e scomposta della maggioranza, che vorrebbe addossare esclusivamente alla responsabilità di singoli comuni l'acclarata disfunzione del Piano di Zona S/2, relativamente alla mancata e/o inadeguata presentazione dei Piani di Zona e dei Piani Attuativi Locali Povertà per l'annualità 2019, dimostra, al contrario, che le critiche provenienti dal movimento politico La Fratellanza hanno, invece, colto nel segno.

Il Piano di Zona è, com'è noto, il soggetto cui la legge demanda la gestione unitaria del sistema locale dei servizi sociali a rete. Se il Piano di Zona non è in grado di espletare, come dovrebbe, le sue funzioni, certamente i vertici politici del Comune capofila non possono fare orecchie da mercante, proprio in considerazione del ruolo di primo piano che Cava de' Tirreni assume nell'aggregazione dei Comuni del PdZ S02.

Sebbene, a detta del Sindaco, nella minoranza non ci sarebbero "elementi in grado di comprendere i più elementari procedimenti amministrativi" non occorre una particolare competenza giuridica e amministrativa per comprendere che con la delibera n. 570 del 07.12.2021 la Regione Campania ha avviato l'esercizio dei poteri sostitutivi perché il Piano di Zona S02 (e non i Comuni di Cetara, Conca dei Marini e Vietri sul Mare) non ha "adottato gli atti di competenza per assicurare l'erogazione dei servizi ai cittadini".

È l'Istituzione nel suo complesso che non ha fatto il suo dovere e l'Assessore competente del Comune Capofila, proprio in ragione del particolare ruolo e responsabilità che esso assume, anche nei confronti degli altri Comuni costituenti l'Ambito S02, dovrebbe trarne le doverose conseguenze.

Ecco perché chiediamo le dimissioni dell'assessore Altobello. La mancata programmazione, acclarata dal commissariamento regionale - e questo lo comprendiamo perfino noi che non saremmo "in grado di comprendere i più elementari procedimenti amministrativi" - si traduce nella mancata o ritardata erogazione di risorse e quindi nella mancata o ritardata erogazione dei servizi ai cittadini, specie per quelli che versano maggiormente in condizioni di bisogno. E tale mancanza o ritardo nei servizi non riguarda solo i Comuni di Cetara, Conca dei Marini e Vietri sul Mare, come vorrebbe maliziosamente far intendere il Sindaco, ma tutti i Comuni dell'Ambito, in primis Cava de' Tirreni. Non ci saranno, anche per la città di Cava, i fondi per fare più assistenza sociale. Inoltre, allo stato attuale, i dipendenti dell'Ente, che furono assunti a tempo determinato, per il Piano di Zona Ambito S02, si trovano ora in uno stato di incertezza e corrono il rischio di perdere il posto di lavoro.

Sicuramente, anche per questo, si registrerà un decadimento e una ricaduta dei servizi sui cittadini che beneficiano attualmente delle prestazioni e questa cosa, non può essere ammessa: è ingiustificabile. A codesta realtà, ci ha portato l'amministrazione Servalli».

Galleria Fotografica