PoliticaNovara, sindacalista ucciso durante manifestazione. Potere al Popolo - Cava de' Tirreni: «Non ci sono parole, solo lacrime di rabbia»

Novara, sindacalista, Potere al Popolo

Novara, sindacalista ucciso durante manifestazione. Potere al Popolo - Cava de' Tirreni: «Non ci sono parole, solo lacrime di rabbia»

«Alle realtà di base e a alle organizzazioni politiche, spetta di costruire intorno ai lavoratori della logistica e ai loro combattivi sindacati, la massima solidarietà possibile»

Inserito da (redazioneip), venerdì 18 giugno 2021 16:43:21

Un sindacalista 37enne è morto questa mattina investito da un camion durante una manifestazione di lavoratori della logistica davanti ai cancelli della Lidl. Una notizia che non ha lasciato indifferente Potere al Popolo - Cava de' Tirreni che, attraverso una nota, ha commentato la tragedia:

«Abbiamo appreso pochi minuti fa che a Biandrate, a pochi chilometri da Novara, un sindacalista del Si Cobas di 37 anni, Adil, è stato ammazzato durante una manifestazione. Adil era impegnato in un picchetto ed è stato investito da un camion che ha forzato il presidio all'esterno del magazzino investendo i lavoratori. Non è la prima volta che accade: ricordiamo il caso del sindacalista Abd El Salam, delegato USB di 53 anni travolto da un tir il 14 settembre del 2016 durante le proteste a Piacenza.

Alla famiglia, alle compagne e ai compagni di Adil, al Si Cobas, va tutta la nostra vicinanza, le nostre condoglianze e la solidarietà. E' l'ennesima tragedia del settore della logistica che non può passare sotto silenzio o restare impunita.

Davvero, non ci sono parole, solo lacrime di rabbia.

In queste ore siamo impegnati in tutta Italia a sostenere lo sciopero unitario chiamato oggi da Si Cobas e USB, per la prima volta insieme, proprio per rispondere ai gravi attacchi squadristici che nei giorni passati hanno fatto feriti gravi e rischiato un morto.

Dobbiamo sapere che a misura di quanto i lavoratori alzano la testa, c'è una risposta violenta di grandi multinazionali, cooperative, padroncini, che faranno pressione su altri lavoratori, sulle forze dell'ordine, per sedare la lotta in ogni modo.

Alle realtà di base e a alle organizzazioni politiche, spetta di costruire intorno ai lavoratori della logistica e ai loro combattivi sindacati, la massima solidarietà possibile. Cercando in ogni luogo, media, case del popolo, istituzioni locali e nazionali, di portare avanti le loro rivendicazioni. Fino a che queste ingiustizie non finiranno!».

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