PoliticaNapoli, assessore all'istruzione promuove chirurgia plastica a scuola: è polemica

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Napoli, assessore all'istruzione promuove chirurgia plastica a scuola: è polemica

Nei giorni scorsi, la Regione Campania ha avviato il progetto “in Forma” sostando con dei camper presso le scuole della Campania per sensibilizzare gli studenti sulla chirurgia plastica e sulla salute della donna

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 2 maggio 2022 10:11:10

Nei giorni scorsi, la Regione Campania ha avviato il progetto "in Forma" sostando con dei camper presso le scuole della Campania per sensibilizzare gli studenti sulla chirurgia plastica e sulla salute della donna e offrire loro un aiuto concreto per poter intraprendere un percorso di salute fisica e mentale grazie all'intervento di medici ed esperti.

"Invito tutti a non avere preconcetti sulla chirurgia se serve a risolvere un problema vero e oggettivo, - dichiara l'assessore all'istruzione Lucia Fortini - l'importante è rivolgersi sempre a professionisti conclamati e riconosciuti per evitare danni, in alcuni casi, purtroppo irrimediabili. Mi auguro ci siano sempre più eventi che trattino temi riguardanti la salute dell'individuo perché penso sia la strada giusta per poter fare informazione in modo esatto, sicuro e preciso consentendo ai cittadini di potersi orientare al meglio".

Le dichiarazioni dell'assessore, pubblicate sulla propria pagina Facebook, hanno scatenato polemiche e critiche sull'iniziativa. Il Cif, Centro italiano femminile, parla di "pessima iniziativa". "Non è questo ciò di cui hanno bisogno i nostri ragazzi" affermano Fiorella Girace, presidente Cif provinciale di Napoli, Marinella Gargiulo presidente Cif regionale della Campania, Maria Aurilia e Nora Di Nocera del Cif regionale della Campania. "Nella città con il più alto tasso di dispersione scolastica d'Italia, nella Regione maglia nera per l'obesità infantile è assolutamente necessario occuparsi di ben altre questioni - spiegano - Promuovere una corretta alimentazione ad esempio, promuovere lo sport e finanziare strutture affinché anche nelle scuole lo si possa praticare seriamente. Invece no, l'assessora Lucia Fortini cosa fa? Organizza un bel convegno insieme ad autorevoli relatori dal titolo "La Chirurgia plastica e la salute della Donna" e presenta il progetto "In Forma" per promuovere con un camper davanti alle scuole napoletane la chirurgia plastica affinché non sia un tabù!". "Non siamo contrarie alla chirurgia plastica ovviamente, in molti casi utile per ridare serenità e garantire una vita migliore. Siamo assolutamente contrarie all'iniziativa voluta dalla Fortini invece. Parlare di questo davanti alle scuole?- aggiungono - Come se i nostri ragazzi non avessero già modelli di discutibile perfezione che gli vengono continuamente proposti. Un messaggio che contribuisce a mettere ulteriormente in crisi i giovani nella difficile fase di accettazione del proprio corpo. Un'iniziativa di nessun valore dal punto di vista educativo. E poi, una domanda sorge spontanea, ma la chirurgia plastica non è sconsigliata ai minorenni?".

A seguito delle critiche, l'assessore all'istruzione ha replicato: "Sto leggendo in queste ore articoli polemici riguardanti un mio intervento sul tema della chirurgia plastica, per cui credo sia doveroso fare un chiarimento. Nel post si parla (forse in maniera non chiara) di due questioni:1) Durante il convegno organizzato qualche giorno fa dal tema: "la chirurgia plastica e la donna", il Professor D'Andrea ha parlato di chirurgia non estetica, ma plastica. Un momento scientifico divulgativo in cui si è parlato di quanto possa essere importante un intervento di chirurgia ricostruttiva ad esempio per una donna che ha subito interventi di asportazione al seno, o che è stata sfigurata a causa di una violenza.2) La chirurgia estetica, che si sta diffondendo tra i giovani, ragazze e ragazzi, che vanno educati agli effetti a volte nefasti di tali procedure che potrebbero pagare per anni. L'intervento dunque era esattamente l'opposto da quanto alcuni (fortunatamente pochi) hanno inteso. Nessun Dirigente Scolastico o docente accoglierebbe mai nelle proprie scuole esperti che possano sensibilizzare all'utilizzo di tali pratiche. Tantomeno ho mai pensato di proporlo io".

Foto: Lucia Fortini

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