PoliticaL'esordio in Consiglio dell'avv. Giovanni Del Vecchio

L'esordio in Consiglio dell'avv. Giovanni Del Vecchio

Inserito da (admin), lunedì 19 aprile 2010 00:00:00

Ecco il discorso d’insediamento in Consiglio comunale pronunciato dall’avv. Giovanni Del Vecchio in occasione della prima seduta, lo scorso venerdì 16 aprile, del neonato “parlamentino” cittadino:

“Sindaco, Presidente, Assessori, Colleghi Consiglieri di maggioranza e di opposizione, all’apertura di questo mandato, faccio a tutti Voi gli auguri di un ottimo e proficuo lavoro nell’interesse della nostra città. Auguri anche al nuovo governo regionale, al suo presidente Stefano Caldoro e in modo particolare al nostro consigliere regionale eletto, il cavese Giovanni Baldi.

La tanto auspicata filiera istituzionale, Regione, Provincia, Comune, è stata finalmente completata; ciò ci permetterà di aprire una nuova stagione politica dove potremo lavorare in un clima nuovo e di piena collaborazione reciproca con la Provincia e con la Regione, utile in prospettiva per affrontare e risolvere tutte le problematiche che condividiamo e soprattutto per reperire le risorse necessarie all’attuazione degli importanti progetti di sviluppo e di rilancio della nostra città, che ha una rilevanza notevole sia nella sua dimensione provinciale che in quella regionale.

E sono fortemente convinto che la presenza in Giunta, con la delega di vicesindaco ed altre deleghe di non minore importanza, del consigliere provinciale Luigi Napoli, in uno con la presenza autorevole e qualificata sul nostro territorio del Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli, nostro concittadino, renderà più forte e responsabile questo legame istituzionale con la Provincia e ci consentirà di cambiare tutti insieme Cava, restituendole il ruolo che merita, quello di città protagonista.

In campagna elettorale, Cava ha vissuto un momento alto di partecipazione e di consapevolezza che un forte vento di cambiamento stava iniziando a soffiare. Oggi, all’indomani della schiacciante vittoria che abbiamo conseguito, Cava de’ Tirreni già sente di avere alla sua portata le evoluzioni positive ed i miglioramenti attesi. Il dibattito politico della campagna elettorale è stato lo specchio di questa realtà: dobbiamo essere fieri di aver aiutato i cittadini cavesi a scegliere il meglio in un confronto democratico ed a volte aspro, ma che tuttavia non ha mai raggiunto toni esasperati. E spero proprio che questo carattere del confronto si mantenga per tutto il mandato.

Le elezioni hanno avuto un esito chiaro, che rispecchia una rappresentatività legata alla città. I tratti essenziali dei risultati elettorali sono ben leggibili: confermano, innanzitutto, la naturale vocazione della nostra città, una vocazione di città moderata, con un orientamento largamente di centrodestra - di ben oltre il 60 per cento – e premiano la nostra volontà di cambiamento per le significative innovazioni programmatiche che sono state proposte dalla nostra coalizione, ma soprattutto, premiano Lei, Sindaco, che per primo ha creduto in un nuovo progetto di governo, in una nuova idea di città e premiamo tutti quei cittadini cavesi che hanno creduto in Lei, in Noi, nelle sue idee, nelle nostre idee, insomma hanno creduto in questo vento di cambiamento, che oggi deve spirare sempre più forte.

Con il mandato che abbiamo di fronte, allora, noi dobbiamo dare forza e concretezza alle legittime aspettative dei cittadini cavesi e ridare fiducia, serenità ed orgoglio a tutti coloro che in noi hanno riposto la loro fiducia. Per fare questo dobbiamo fare politica, non solo in Consiglio comunale, ma soprattutto fuori dall’aula consiliare, nelle sedi dei partiti, nelle associazioni, in mezzo alla gente, per ascoltare, perché la politica è ascolto, per poi dare voce a chi voce non ha.

Dobbiamo, colleghi consiglieri, riappropriarci della politica, quella vera, quella con la P maiuscola, quella che crea libertà, senza se e senza ma, rifuggendo dalla sete del potere; come ha detto il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche: “il potere rende stupidi”. Sappiamo bene che, troppo spesso, le persone al potere sono indotte a pensare, proprio perché al potere, che sono migliori, più capaci, più intelligenti. Non cadiamo in questa falsa certezza, anzi aiutiamoci a vicenda, facciamo gruppo, affinché nessuno di noi cada in tale tranello.

Noi siamo qui perché vogliamo fare politica e non perché siamo i migliori. Noi siamo qui perché sappiamo bene cosa sia la politica, perché Noi siamo la nuova classe dirigente, la classe dirigente responsabile che Cava ha scelto, nella consapevolezza che qui in Consiglio comunale e solo in Consiglio comunale si prenderanno le decisioni di indirizzo più importanti, quelle da cui dipende il futuro della nostra città. Se faremo questo meriteremo la fiducia che la grande maggioranza dei cittadini hanno riposto in noi.

Coerenza, radicamento ed iniziativa di tutte le componenti politiche, unità d’indirizzo politico del Consiglio comunale ed unità di metodi di gestione da parte della Giunta: sono queste le premesse per fare buona politica. Cava deve avere finalmente una stabilità politica operosa, una politica che decide, una politica del fare, coerente, concreta e poco litigiosa, e non deve tornare indietro: la nostra coalizione che oggi governa la città deve partire, e sono certo partirà, da questo presupposto.

La chiarezza e la condivisione degli obiettivi è la condizione essenziale che consente di governare la città con un’alleanza coesa, con una unità politica ritrovata, per dare finalmente a Cava un governo affidabile, un’amministrazione trasparente ed imparziale. La chiarezza dei ruoli e delle responsabilità, la distinzione netta tra la gestione e l’indirizzo politico ed il controllo, ai diversi livelli, dell’esercizio del governo comunale, consentirà a noi maggioranza consiliare di garantire tutti, anche i consiglieri dell’opposizione.

Opposizione mai tanto qualificata quanto quella che oggi siede in questo Consiglio ed alla quale dico che è inutile e dannoso dividersi per questioni di interesse comune, o continuare ad esasperare, come è avvenuto di recente, i toni del dibattito politico con argomenti pretestuosi e di scarso interesse per la città: la campagna elettorale è finita, c’è una città con tanti problemi, che attende risposte concrete e che deve essere amministrata con serenità e responsabilità. Allora dico all’opposizione: abbassiamo i toni del confronto per evitare che diventi scontro, perché chi oggi è opposizione, potrebbe, domani, diventare maggioranza, nel gioco bellissimo della formazione democratica, ed allora sarà conveniente per tutti consegnare in eredità una città migliore.

Una opposizione seria e costruttiva favorisce la maggioranza e garantisce la città ed i cittadini. Una opposizione, invece, sterile e faziosa impoverisce il dibattito democratico, mortificando i cittadini di Cava de’ Tirreni ed in primo luogo quei cittadini che hanno votato chi siede oggi nei banchi della minoranza. Il mio auspicio è, allora, che in Consiglio ci sia una minoranza solo numerica e non di contenuti e di idee. Sono certo che da parte del sindaco e da parte nostra vi sarà attenzione ed apertura alle istanze positive e costruttive di cui si farà promotore l’opposizione. Ciò consentirà di impostare tra di noi buoni rapporti istituzionali, a beneficio della città, ci consentirà di programmare in modo sempre più utile e concreto, per tempi e modi, i lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari. Un segnale, questo, di efficacia e sobrietà ed insieme di visibilità ed accessibilità, che fa bene a tutti, che rilegittima tutti: lavoriamo insieme a questo obiettivo.

Ed arriviamo alla nostra città: Cava deve vivere da protagonista le trasformazioni che ci saranno, quelle più grandi e quelle, pure decisive, della vita quotidiana. Il salto di qualità della città si misurerà essenzialmente con la qualità delle infrastrutture e dei servizi essenziali, che dovrà garantire in maniera soddisfacente quei diritti elementari costituzionalmente tutelati di tutti i cittadini, quali il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto alla casa. L’impegno nostro deve essere massimo per conquistare uno standard permanente di qualità migliore. Quella qualità solo nominata e mai realizzata dalla precedente amministrazione.

Quanto a me, e concludo, che sono alla prima esperienza di consigliere comunale, anche se forte di un curriculum politico maturato negli anni come segretario cittadino di Alleanza Nazionale, voglio chiudere questo primo intervento in Consiglio comunale con un ringraziamento di cuore a quei 344 elettori che con i loro voti mi hanno consentito di essere qui con Voi e con una promessa solenne, e credo di interpretare anche il pensiero di tutti i miei colleghi consiglieri: espleterò il mio mandato di consigliere comunale con la stessa coerenza che mi ha sempre contraddistinto, con lo spirito di servizio di chi alla politica vuole soltanto dare senza chiedere, eserciterò il mio mandato con la massima legalità, trasparenza e soprattutto libertà, libertà di voto e di opinione, senza sudditanze psicologiche e culturali, senza padroni salernitani, perché Cava è dei Cavesi, e risponderò del mio operato, come è giusto e naturale che sia, solo ed unicamente a Voi, cittadini di Cava de’ Tirreni”.

Il consigliere comunale Avv. Giovanni Del Vecchio

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