PoliticaIl sindaco azzera la Giunta. Ok il Bilancio, ridotta l'aliquota Irpef

Il sindaco azzera la Giunta. Ok il Bilancio, ridotta l'aliquota Irpef

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 29 novembre 2012 00:00:00

Azzeramento dell’attuale Giunta, entro fine settimana il “varo” della nuova compagine di governo cittadina: lo ha annunciato il sindaco Marco Galdi nel corso del Consiglio comunale. Una seduta molto attesa, quella di ieri pomeriggio, dopo lo “tsunami” giudiziario di lunedì scorso che ha portato all’arresto di 6 persone, tra cui dirigenti e funzionari comunali e l’assessore Alfonso Carleo.

Una riunione del parlamentino cittadino che già si preannunciava rovente al di là del terremoto giudiziario, visto che tra i punti all’ordine del giorno figurava l’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario anno 2011. Bilancio che, dopo un’accesa discussione tra maggioranza e minoranza, con intervento finale del sindaco Galdi, ha ottenuto l’ok con 17 voti favorevoli e 12 contrari.

Finalmente buone notizie, poi, per i cittadini sul fronte fiscale, dal momento che il Consiglio ha approvato la diminuzione dell’aliquota Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Nel dettaglio, si passerà dallo 0,6% allo 0,4% per i redditi fino a 15mila euro e dallo 0,8% allo 0,5% per quelli fino a 28mila euro, mentre i redditi fino a 55mila euro pagheranno lo 0,54%, quelli fino a 75mila euro lo 0,57%, quelli oltre i 75mila euro lo 0,6%. Una decisione, questa, che rappresenta a detta del sindaco un sintomo della buona salute di cui godono le casse comunali ed un segnale che l’Amministrazione ha voluto lanciare ai cittadini che pagano le tasse.

Ma l’attenzione generale era inevitabilmente concentrata sulla vicenda “Tsunami 1”. Parola subito al primo cittadino, che ha annunciato l’azzeramento dell’attuale Giunta, praticamente inevitabile dopo le dimissioni di Alfonso Carleo, attualmente agli arresti domiciliari. Dimissioni che seguono quelle presentate ad inizio ottobre scorso dall’allora assessore al Bilancio, Francesco Ruinetti.

«Ritengo indispensabile a questo punto - ha dichiarato il sindaco Galdi - ripensare la compagine di Giunta. Ho già le idee molto chiare in merito. Verificherò al più presto la disponibilità delle persone alle quali ho pensato ed entro pochi giorni, probabilmente già entro fine settimana, comunicherò i componenti della nuova Giunta. Nonostante tutto, il grande lavoro che abbiamo fin qui compiuto non va assolutamente interrotto, ma semplicemente rilanciato».

Sarà questa la terza rivoluzione in seno alla Giunta dall’insediamento dell’Amministrazione Galdi, dopo il precedente azzeramento dello scorso mese di marzo, che era stato a sua volta preceduto dal “rimpastino” (semplice scambio di deleghe fra gli assessori) di fine gennaio 2012.

Il sindaco si è poi soffermato a commentare il caso “Tsunami 1”: «Escludo con forza l’idea e l’esistenza di un “sistema Cava”, così come ho letto in alcuni titoli di stampa. Pur essendo stati analizzati e vagliati decine e decine di atti comunali, è emerso un solo caso, sia pur grave, relativo tra l’altro ad un intervento dal costo di 40mila euro, a fronte di appalti assegnati dal Comune per milioni di euro. Quanto al caso Cofima, ribadisco che il nostro Consiglio comunale ha votato l’acquisto del bene da un’asta fallimentare. Il bene, quindi, ce lo ha dato lo Stato. Fallirebbero tutti i tribunali fallimentari se si diffondesse il concetto per cui chi compra all’asta può commettere un reato. Tutti noi abbiamo agito in buona fede e nell’interesse pubblico. Per ora comunque, rimanendo in attesa di ulteriori sviluppi e dichiarandoci pienamente fiduciosi nell’operato della magistratura, ringrazio tutti i consiglieri comunali, ma in particolare quelli della minoranza, per la solidarietà soprattutto umana espressami».

Argomentazioni e spiegazioni, queste fornite dal primo cittadino, che non sono bastate alla minoranza, che soprattutto per bocca dei consiglieri Luigi Gravagnuolo ed Enzo Servalli ha reiterato la richiesta di dimissioni da parte del sindaco, anche per evitare l’onta dello scioglimento del Consiglio per infiltrazioni malavitose. Appello prontamente rispedito ai mittenti da Galdi.

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