Politica«I perché di una opposizione»

«I perché di una opposizione»

Inserito da (admin), venerdì 19 aprile 2013 00:00:00

- Perché il Programma presentato alla città nel 2010, a tre anni di distanza, ancora è ai nastri di partenza, mentre la città è allo stremo delle forze, con strade colabrodo, trasporti ai minimi termini, viabilità ingolfata, commercio che langue, microcriminalità in aumento, uffici comunali paralizzati, case popolari in parte consegnate e già disastrate, sottovia fermo al palo, frazioni abbandonate, vie sporche e chi più ne ha più ne metta.

- Perché il Sindaco a tre anni di distanza, contrassegnati da proclami e da smentite, non si è reso conto dello stato di degrado in cui è caduta la città, brutta copia della “piccola Svizzera” degli anni Ottanta, completamento dissociato dalla realtà, convinto di essere il miglior Sindaco che Cava abbia mai avuto, soddisfatto del lavoro fin qui svolto ed entusiasta di come si appresta a cambiare il volto della città.

- Perché siamo soprattutto cittadini, prima di essere consiglieri comunali, ed abbiamo avvertito il malessere dei cavesi, l’ansia e le paure dei tanti genitori che non intravedono un futuro sereno per i propri figli ed uno sviluppo di città che possa consentire progresso, vivibilità e sicurezza.

- Perché siamo prima di tutto uomini e riteniamo di non poter coesistere con personaggi squallidi che fino a ieri hanno contrastato in tutti i modi l’Amministrazione comunale e che hanno dimostrato di non voler bene alla propria città, di non perseguire il bene comune, ma solo quello personale.

- Perché amiamo la nostra città e riteniamo che essa non meriti questa classe dirigente, ma il popolo cavese ha la tradizione, la cultura, la civiltà, per generare una classe politica di qualità, che sappia riportare all’antico splendore l’ormai spenta città di Cava de’ Tirreni.

Il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale - Germano Baldi, Roberto Bellizia, Clelia Ferrara, Giovanni Senatore e Raffaele Senatore

Giovanni Senatore, i motivi del passaggio a “Fratelli d’Italia”

«Egregi signori Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale, vi comunico il mio distacco dal gruppo consiliare “Responsabili per Cava” e la mia adesione al gruppo “Fratelli d’Italia - Centro Destra Nazionale”.

La decisione sofferta è maturata dopo essermi reso conto che all’indomani dell’apposizione delle firme sul documento programmatico-politico stilato dal Sindaco (che rifirmerei altre mille volte) per il rilancio dell’azione amministrativa nella Città di Cava, le azioni che si sono succedute hanno portato l’Amministrazione ad appiattirsi sulle richieste di potere dei Partiti.

Il documento programmatico è stato da me firmato in maniera convinta, perché oltre ad elencare una serie di opere fondamentali per Cava de’Tirreni, ad un certo punto chiedeva a tutte le parti firmatarie di anteporre il bene della Comunità agli interessi personali, ma contrariamente a quanto detto si è entrati in un gioco di spartizione delle poltrone dettato dal PDL provinciale, che ha addirittura portato ad occupare la carica di vice Sindaco dall’Avv. Giovanni Del Vecchio, contro il quale personalmente non ho nulla, ma politicamente mi sembra quanto meno inopportuno, perché non più di qualche mese fa è stato uno dei promotori della mozione di sfiducia contro Marco Galdi.

Difatti, io mi ero staccato dal mio partito per rientrare in una logica di amministrazione libera da ogni condizionamento partitico, ma i fatti dimostrano il contrario. Alla luce di quanto esposto, quindi, comunico il mio passaggio ad un’opposizione responsabile e sempre pronta a sostenere in Consiglio Comunale i punti programmatici di rilancio dell’attività politico-amministrativa di Cava de’ Tirreni.

Infine, comunico le mie dimissioni da Presidente della Commissione Ambiente e Salute».

Il Consigliere Comunale Giovanni Senatore

Galleria Fotografica