PoliticaGranato sull'Ospedale di Cava: «Lì diritto alla salute è terno al lotto, De Luca mantenga promesse di riapertura»

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Granato sull'Ospedale di Cava: «Lì diritto alla salute è terno al lotto, De Luca mantenga promesse di riapertura»

Il coordinatore di Potere al popolo Campania interviene in merito ai disagi segnalati all'Ospedale di Cava de' Tirreni

Inserito da (redazioneip), lunedì 11 gennaio 2021 16:05:44

Giuliano Granato, coordinatore di Potere al popolo Campania, è intervenuto in merito ai disagi segnalati all'Ospedale di Cava de' Tirreni e, in particolare, sugli episodi dell'anziana che ha dovuto attendere tredici ore al pronto soccorso con una frattura al femore di un'altra paziente con peritonite grave operata senza il supporto di un posto in terapia intensiva.

«All'ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de' Tirreni la rianimazione è stata chiusa, chirurgia e ortopedia sono stati accorpati, i rianimatori trasferiti al Covid Center di Salerno, uno dei fiori all’occhiello di De Luca. Così quando un’anziana arriva con una frattura al femore viene messa in attesa. E così, ad attendere un posto letto, rimane per ben 13 ore. E per eventuali complicazioni? C’è la fede - per chi ce l’ha – o affidarsi alla più pagana Dea Fortuna.

O, ancora, quando un’altra donna viene operata per una peritonite grave senza il supporto della terapia intensiva, c’è da incrociare le dita e sperare che vada tutto bene. Il diritto alla salute diventa così un terno al lotto».

«Durante quest’emergenza Covid - continua Granato - ci sono state chiusure, ri-funzionalizzazioni di interi ospedali, accorpamenti, trasferimenti di personale... Il dubbio è che in molti casi si sia guardato alla ricerca del consenso, al mostrare che qualcosa la si stava pur facendo, e non, invece, alla difesa della salute dei cittadini e delle cittadine. Il rischio, invece, è che le promesse di riapertura all'Ospedale Santa Maria dell'Olmo come al San Giovanni Bosco a Napoli, ecc. vengano tradite».

«L’unico strumento per impedire questi scenari - conclude - è la mobilitazione costante, il controllo popolare, stare col fiato sul collo a manager e governanti. Fin da subito, per evitare che domani ci possano dire: "ormai è troppo tardi"».

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