PoliticaCava5Stelle denuncia inadeguatezza strutture sportive: «Sindaco non si rallegri, Ivan Carucci è diventato campione da solo»

Cava5Stelle denuncia inadeguatezza strutture sportive: «Sindaco non si rallegri, Ivan Carucci è diventato campione da solo»

Inserito da (ilvescovado), giovedì 10 novembre 2016 15:45:30

Attraverso una nota diffusa agli organi di stampa, l'associazione Cava5stelle Libro Bianco punta il dito sulla carenza e sull'inadeguatezza degli impianti sportivi a Cava de' Tirreni. La denuncia è arrivata in occasione dei successi di Ivan Carucci, il 17enne cavese che si è laureato campione italiano di categoria nel mezzofondo anno 2016 (clicca qui). Secondo l'Associazione le amministrazioni - quelle del passato recente e quella attuale - avrebbero ben poco da rallegrarsi, dato che la Città Metelliana non avrebbe fatto nulla per sostenere Ivan nel raggiungere i suoi obiettivi, che, anzi, ha affrontato «enormi sacrifici per ottenere un risultato tanto agognato». Lo sport, conclude Cava5Stelle, «non è e non deve essere ad appannaggio di pochi, "di chi se lo può permettere"», ma di tutti. Di seguito testo integrale a garanzia della completezza d'informazione.

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È di questi giorni la bellissima notizia che il cavese Ivan Carucci si sia laureato campione italiano di mezzofondo. Una grande soddisfazione per la città ed i suoi cittadini. Ivan ha due grandi meriti: è riuscito a raggiungere un importante traguardo, grazie alla forza di non fermarsi alle difficoltà incontrate in questi anni, alla tenacia, ai tanti sacrifici sostenuti sia economici che fisici, e lo ha fatto nonostante la Città e soprattutto nonostante chi la amministra e l'ha amministrata nel recente passato. Chi amministra la nostra città e chi l'ha amministrata nel recente passato avrà poco da congratularsi con Ivan, ma dovrà fare un serio esame di coscienza pensando a ciò che la nostra amata Cava offre a chi è desideroso di fare sport. Ivan, la sua famiglia e chi lo ha sostenuto in questo lungo percorso hanno dovuto fare e fanno enormi sacrifici per ottenere un risultato tanto agognato. E noi di questo siamo orgogliosi e felici di dire: "è un cavaiuolo come noi".

Ricordate la Di Martino, per non andare tanto lontano nel tempo? Oppure il pallanuotista Paolo Trapanese, per andare un po' più indietro negli anni? Anche loro hanno sostenuto mille sacrifici e noi sempre orgogliosi, tutti impettiti abbiamo detto: "è di Cava de' Tirreni!!!". E i nostri amministratori? Anche loro hanno avuto il coraggio di essere impettiti, ma non hanno avuto e non hanno l'onestà intellettuale di fare il mea culpa. Questi cavesi hanno sostenuto mille sacrifici lontano dalla valle metelliana! Cava non sa supportare e valorizzare i talenti dei suoi cittadini e questo vale in particolar modo per chi vuol fare sport e ha il sogno di diventare un campione. Per gli sportivi a Cava de' Tirreni è vietato sognare. In questi mesi stiamo raccogliendo i "frutti" della mala gestione degli impianti sportivi cittadini, dalle palestre, alla piscina, ai campi di calcio periferici. Tutte le società sportive che profondono il loro impegno sul territorio metelliano hanno difficoltà a far praticare sport ai nostri ragazzi. Si prova a far fronte agli aspetti economici grazie all'impegno e alla buona volontà di pochi sponsor privati e attingendo alle tasche dei cittadini, che oltre a dedicare tante ore in maniera gratuita devono spesso mettere anche mano al portafoglio.

Ciò a cui proprio non si riesce a far fronte sono i problemi di natura logistica, dovuti alla gestione inefficiente degli impianti da parte degli uffici comunali preposti e soprattutto alla scarsa attenzione di chi ci amministra. La situazione oggi vede diversi impianti sportivi non agibili, ed i pochi rimasti presentano mille problemi e sono sempre occupati. Lo stato dell'arte è tale, che le società non possono programmare le loro attività in maniera serena. I nostri politici quindi non hanno nulla da rallegrarsi anzi, tutti, dal governo cittadino sotto l'era Fiorillo fino ai giorni nostri sono stati spettatori, se non complici, di un atteggiamento scellerato che ha condotto degrado dei giorni nostri, senza mai ascoltare e provare a capire i problemi sollevati dai cittadini. Sono problemi economici? No!!!

Ricordiamo che per l'impianto sportivo di S. Lucia sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per tenerlo chiuso anni, ed oggi dopo l'affidamento non è ancora agibile al 100%. È evidente che i soldi sono stati mal spesi. Addirittura si vocifera, e le voci dei portici molte volte sono fondate, che l'impianto di illuminazione della struttura di S. Lucia fosse collegata direttamente alla illuminazione pubblica cittadina (?). Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Dov'erano i nostri rappresentanti politici che dovrebbero tutelare gli interessi dei cittadini? Solo in questo modo, avendo la giusta cura ed attenzione per le strutture sportive cittadine, altri Ivan, Antonietta, Paolo potranno portare il nome di Cava de' Tirreni fuori dalla nostra vallata,ma partendo da essa e non emigrando e sostenendo enormi sacrifici economici. Lo sport non è e non deve essere ad appannaggio di pochi, "di chi se lo può permettere", ma a tutti va data l'opportunità di provarci e tutti i nostri ragazzi devono avere la possibilità di sognare. In bocca al lupo Ivan.

Associazione Cava5stelle Libro Bianco

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