PoliticaCava de' Tirreni le interrogazioni di Petrone e Salsano in Consiglio Comunale

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Cava de' Tirreni le interrogazioni di Petrone e Salsano in Consiglio Comunale

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 6 marzo 2024 09:55:17

I consiglieri comunali Luigi Petrone e Pasquale Salsano de "La Fratellanza", effettueranno le seguenti due interrogazioni nel Consiglio della seduta del 16 gennaio p.v.:

 

Luigi Petrone

... Al momento il Comune si è garantito il servizio assistenza solo per 5 anziani ospitati presso Casa Serena.

 

Ma ai sensi e per gli effetti delle leggi vigenti, qualsiasi successiva e ulteriore richiesta che verrà avanzata da cittadini aventi diritto, non necessariamente ospitati nella predetta casa di riposo, deve essere soddisfatta dal Comune di Cava de’ Tirreni.

 

Infatti, le prestazioni, che l’anziano non autosufficiente riceve in RSA, sono qualificate come Socio-Sanitarie Integrate e sono disciplinate dall’art. 3, septies, del D.L. n. 502/1992.

 

Inoltre, da un’analisi combinata del citato decreto e del DPCM 14.02.2001, tali prestazioni vengono considerate: Prestazioni Sociali a Rilevanza Sanitaria e sono di competenza ed a carico dei comuni con la compartecipazione alla spesa dell’utenza.

 

Per l’occasione è bene ricordare che Il DPCM 14.02.2001, nell’individuare la percentuale di suddivisione economica fra la quota sanitaria e quota-sociale/alberghiera, nelle forme di lunga assistenza semi-residenziali e residenziali per gli anziani e per le persone non autosufficienti con patologie cronico-degenerative, prevede espressamente che il 50% del costo complessivo sia a carico del Servizio Sanitario Nazionale ed il restante 50% del costo complessivo sia, invece, a carico del Comune, fatta salva la compartecipazione da parte dell’utente prevista dalla disciplina regionale e comunale.

 

Alla luce di quanto esposto diventa chiaro cosa debba intendersi per retta e chi deve intervenire nel caso in cui gli anziani non sono autosufficienti.

 

Le prestazioni socio-sanitarie erogate dalla Pubblica Amministrazione, possono esser rese anche da soggetti privati convenzionati con quest'ultima vedasi Casa Serena.

 

Per tale motivo sono a chiedere se la predetta struttura, Casa Serena, opera come se fosse la P.A., se il rapporto con l'utente trova la propria fonte giuridica nelle leggi e regolamenti (fra cui anche la convenzione), e non in eventuali contratti di ricovero privatistici e se vale sia per i rapporti con la struttura che per i rapporti con il Comune o l'Asl di riferimento.

 

In altre parole, sono a chiedere se la struttura Casa Serena potrà in futuro vantar somme in base ad accordi privati con l'utente e con i parenti di quest'ultimo, invocando di esser soggetto privato, ogni qual volta che l'ingresso e la permanenza in struttura è avvenuta per il tramite della P.A.

 

Il grado di civiltà di un popolo, si sa, lo si valuta dal trattamento riservato ai più indifesi e deboli.

 

Tutto ciò premesso, formulo la domanda di rito: "chiedo se il fatto illustrato in premessa sia vero, se di esso sia informata l’Amministrazione e se questa, nel caso pervenissero nuove richiesta da cittadini aventi diritto all’assistenza, abbia adottato o stia per adottare provvedimenti in proposito"... .

 

Pasquale Salsano

 

… il "Controllo di Vicinato", è la forma di vigilanza informale del territorio che La Fratellanza ha promosso per la sicurezza urbana.

 

Grazie al lavoro svolto dal Dipartimento Sicurezza è Territorio de la Fratellanza, ben diretto dal suo Responsabile Gennaro Vitale, è stato possibile predisporre la nostra proposta di regolamento che è in linea con la Legge 1° aprile 1981, n.121 - l’art. 54, comma 1, T.U.E.L. - Legge 18 aprile 2017, n. 48, di conversione in Legge, con modificazioni, del D.L. 20 febbraio 2017, n.14, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città.

 

Il nostro Testo prevede l’organizzazione tra vicini per controllare la zona in cui si abita.

 

Una catena di solidarietà tra cittadini e la cooperazione con le Forze di Polizia allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.

 

Il sindaco Servalli, sull’argomento "Sicurezza Urbana" a seguito dell’incontro avuto nei giorni scorsi con una delegazione di circa 70 residenti delle frazioni cittadine più colpite, apriva alla proposta formulata "Controllo di Vicinato".

 

Nella tarda serata, del 09/01/2024, il Sindaco, allertato da una chiamata dei cittadini, è intervenuto con le Forze di Polizia nella frazione di Santa Lucia, in via Michele Baldi, dove si è intrattenuto in conversazione con il Responsabile del Dipartimento Sicurezza de La Fratellanza Gennaro Vitale a cui aveva riferito che, in tempi brevi, avrebbe incontrato il Prefetto di Salerno, prospettandogli la sottoscrizione di un "Protocollo" per la istituzione del "Controllo di Vicinato".

 

Ora, siamo venuti a conoscenza che, il sindaco Servalli, è stato ricevuto dal Prefetto di Salerno in data 11/01/2024.

 

Ciò premesso chiediamo al sindaco dott. Servalli quale è stato l’esito dell’incontro con il Prefetto, quali accordi sono stati assunti e quali interventi urgenti verranno attuati in sintonia con le Forze dell’Ordine per combattere la recrudescenza del fenomeno criminoso che si sta manifestando sul territorio cittadino di Cava de’ Tirreni.

 

Tutto ciò premesso, formulo la domanda di rito: "chiedo se il fatto illustrato in premessa sia vero, nel caso il fatto sia vero, abbia adottato o stia per adottare provvedimenti in proposito"… .

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