PoliticaCaso Lambiase, rivelazioni scottanti

Caso Lambiase, rivelazioni scottanti

Inserito da (admin), mercoledì 23 luglio 2003 00:00:00

Filtrano le prime notizie sui contenuti delle accuse di Vincenzo Lambiase, il dipendente comunale sul quale pende un procedimento disciplinare per le presunte minacce rivolte al primo cittadino. Ieri, negli ambienti del Tribunale, sono trapelate alcune indiscrezioni sulle prime due deposizioni spontanee, rilasciate nei giorni scorsi alla Direzione investigativa dell'antimafia e raccolte in due separati dossier. Assistito dagli avvocati Alberto Clarizia ed Alfonso Senatore, Lambiase chiede agli inquirenti di verificare alcuni atti e provvedimenti assunti dall'Amministrazione comunale. Si comincia con la campagna elettorale e la candidatura di Giovanni Baldi a sindaco. Lambiase dice che gli avrebbero chiesto (indicate anche delle telefonate) di convincere Giovanni Baldi a rinunciare. Nelle sue deposizioni spiega che, insieme ad altri amici, si sarebbe recato nel cuore della notte a casa di Baldi, per mettere in atto quello che gli sarebbe stato richiesto: una sorta di avvertimento, terminato con la minaccia di guai in caso di rifiuto. Un altro capitolo del dossier riguarderebbe le concessioni rilasciate ad una nuova attività aperta in città. Secondo Lambiase, sarebbe stata ottenuta in cambio delle assunzioni di alcuni parenti di personaggi del Palazzo. Ed ancora, scatti di carriera per dirigenti, ispettori, Vigili. Fa parte di un altro dossier la richiesta di verificare tutti i box auto realizzati in città. A detta di Lambiase, ci sarebbe stato un uomo vicino al Comune a mediare l'operazione. Palazzo di Città si attesta sulla linea della secca smentita. Come accaduto l'altro ieri con l'intervento del sindaco Messina, il quale, a proposito di presunte agevolazioni ai dipendenti, aveva detto: «Vi pare che potevo promettere un avanzamento di carriera a chi non aveva i titoli? Conosciamo tutti il passato di Lambiase e la sua fedina penale. Non si può certo credere a chi si alza una mattina e s'inventa delle accuse».