PoliticaCasa delle Libertà, confusione e polemiche

Casa delle Libertà, confusione e polemiche

Inserito da (admin), lunedì 29 agosto 2005 00:00:00

Cresce la confusione nella Casa delle Libertà metelliana. Più linguaggi, più posizioni e contraddittori. A fare chiarezza hanno provato in questi ultimi giorni Pasquale Marrazzo, dirigente provinciale dell'Udc, ed il presidente di An, Edmondo Cirielli. Intanto, si accentua lo scontro tra Alfonso Senatore di Città Unita ed An. In queste settimane vi è stato un crescendo di prese di posizioni miranti a fare chiarezza sul rapporto di Baldi e di Messina con la Casa delle Libertà e tra di loro. «E' servito solo ad aumentare la confusione - afferma Eligio Canna - ed a disorientare l'elettore, che stenta a comprendere come Baldi, che appoggia, facendosene interprete, un progetto che mira ad escludere An e la stessa FI, possa essere espressione della Casa delle Libertà, ed in particolare dell'Udc. Una contraddizione a cui nessuno fino ad oggi ha dato risposte esaustive». E proprio per non alimentare disagio e disorientamento, prima Marrazzo e poi Cirielli si sono mossi. Il primo difende Giovanni Baldi e ne sostiene la legittimità: «Oggi prendiamo atto che all'interno della Casa delle Libertà ci sono delle posizioni diversificate. Non ha senso alimentare polemiche o contrasti. Rimettiamo la parola agli elettori e solo dopo il primo turno, a bocce ferme, sarà possibile decidere». Una posizione attendista, che presuppone la volontà di Baldi, di Messina e soprattutto di Galdi di accettarla. Ed agli inizi di settembre è previsto un incontro del gruppo "Progetto Cava" per spiegare la compatibilità o meno con tali posizioni. Esso è nato alternativo al progetto di Messina e della stessa Casa delle Libertà, per cui il discorso di Pasquale Marrazzo appare poco realistico. Edmondo Cirielli, invece, invita a lavorare perché la Casa delle Libertà sia unita già dalle prime battute: «Non dimentichiamo che ad aprile si voterà anche per le politiche ed il discorso deve essere unitario, altrimenti si rischia veramente di confondere le idee e le posizioni. Lavoriamo in silenzio, ma concretamente». Intanto, il clima pre-elettorale si fa sempre più incandescente e lo scontro duro tra Città Unita, il movimento politico che si richiama all'avv. Alfonso Senatore, ed An lo testimonia. Cirielli aveva minacciato di portare Senatore in tribunale, responsabile di un esposto alla magistratura per il manifesto fatto affiggere da Cirielli contro Galdi e Baldi. Il presidente di An aveva stigmatizzato il comportamento dei due, che avevano tradito tutti, pur ricevendo incarichi da An. Scrive Senatore in risposta: «Non si scomodi più di tanto l'onorevole, svolga il suo mandato. Il caso è già all'esame della Procura e dei vari organi istituzionali».