PoliticaAl Ruggi di Salerno il bunker acquario garden hospital inaugurato da Lorella Cuccarini
Inserito da (Redazione), venerdì 5 maggio 2017 08:32:42
Si è svolta ieri mattina presso l'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno l'inaugurazione del bunker acquario, garden hospital e spazio giovani del reparto di radioterapia pediatrica. Un nuovo importante traguardo raggiunto grazie al finanziamento dell'Associazione OPEN - Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma Onlus presieduta da Anna Maria Alfani con i contributi di Trenta Ore per La Vita, la Fondazione della Comunità Salernitana, Nino Marone e tanti altri sostenitori del progetto.
Lorella Cuccarini, socia fondatrice e testimonial dell'associazione Trenta Ore per la Vita Onlus: "Torniamo sempre con grande piacere qui a Salerno soprattutto quando diamo testimonianza dei frutti di un progetto presentato lo scorso anno con Trenta Ore per la Vita. Quando si ammala un bambino si ammala un'intera famiglia che deve accompagnarlo nel percorso di cura. Quello che noi facciamo è cercare di rendere idonei gli ambienti in cui questo bimbo deve vivere. Ho visto questi locali quando furono appena costruiti, grigi e spogli mentre ora esplodono di colore. Vogliamo condividere insieme all'Italia, ad oltre 1 milione di donatori che crede nei nostri progetti, i frutti della loro generosità. Ci impegniamo da sempre a migliorare la qualità della terapia migliorando gli ambienti di vita dei bambini nel momento in cui sono sottoposti a un percorso di cura. Oggi il 94% dei bimbi malati riesce a guarire dal cancro, io mi occupo di quel 6 % che lotta per farcela. Quando potremo dire che il 100% dei bambini guarisce allora avremo vinto".
Silvio Irilli, artista che ha realizzato il bunker acquario: "È un lavoro che richiede una progettazione accurata, non è solo una decorazione. Deve diventare un ambiente emozionale che interagisce con i bambini. Ho preso le misure sul posto come fa un sarto per realizzare un vestito poi in studio ho realizzato i dipinti. Ci vogliono tra le 500 e le 1000 ore di lavoro su tante grandi tele che devono poi combaciare. Ho realizzato un gioco di prospettive quasi tridimensionale facendo in modo che quando i bimbi guardano i delfini è come se li accarezzassero con lo sguardo, come se gli parlassero. I bimbi devono poter immaginare che il delfino lo stia incoraggiando a sostenere la terapia. Animare l'ambiente circostante per far sì che il bambino non pensi di trovarsi in un bunker ma in un'altra dimensione attraverso la fantasia. Progetti di questo tipo si realizzano quando c'è una visione da parte di persone come Anna Maria Alfani che mi ha voluto coinvolgere e gliene sono grato. Il suo sogno era questo e io sono felice di averglielo disegnato".
Giuseppe Scimone, responsabile del reparto di radioterapia pediatrica del Ruggi: "Il nostro è un centro di riferimento regionale in convenzione con il Santobono Pausillipon di Napoli. Abbiamo in trattamento circa 35 bambini ma i numeri sono in crescita. Questi pazienti vengono trattati con una nuova apparecchiatura, una metodica modernissima che consente di irradiare selettivamente il tumore risparmiando i tessuti sani e quindi apportando meno effetti collaterali. In media il 75% dei bimbi guarisce ma dipende anche dalla tipologia di tumore trattato. Un progetto come quello realizzato dalla OPEN aiuta a rendere più umano il percorso del bimbo in ospedale".