Economia e TurismoTurienzo-gol al 94', Cavese imbattuta a Ravenna

Turienzo-gol al 94', Cavese imbattuta a Ravenna

Inserito da (admin), lunedì 22 febbraio 2010 00:00:00

Un guizzo al 94’ di Turienzo e la Cavese evita la beffa, esce imbattuta da Ravenna e continua nel suo “magic moment”, premiando pure le scelte coraggiose ed intuitive di Stringara, abile a trasformare la squadra tra primo e secondo tempo con gli ingressi contemporanei del giovane Insigne e dell’ariete argentino, già mattatore della gara col Rimini prima della sosta. Il tecnico di Orbetello conferma il 3-5-2, ma ci sono a centrocampo Bacchiocchi per Santarelli, Berretti per Maiorano ed in attacco Schetter per Turienzo. Il Ravenna invece, rispetto al recupero con il Foggia di 7 giorni fa, cambia non solo gli uomini, ma proprio il modulo. Dal 4-4-1-1 al 4-4-2, con Giordano a centrocampo per lo squalificato Rossetti, Scappini e Piovaccari per Gerbino Polo ed il trequartista Correa lasciato in panchina.

La partita inizia su buoni ritmi ed all’8’ il Ravenna reclama un rigore per un atterramento di Sciaccaluga. L’arbitro Magno lascia correre ed ammonisce il capitano giallorosso per proteste. 10 minuti dopo è ancora la formazione romagnola a farsi pericolosa con un cross di Toledo per Felci sul secondo palo, che di testa non riesce a colpire perché la palla è troppo alta. La Cavese è molto fallosa, ma Magno spesso lascia correre, cosa che non può fare al 23’, quando da una punizione di Sciaccaluga in area si crea una mischia, Nocerino strattona Scappini e l’arbitro indica il dischetto. Scappini dagli 11 metri non perdona.

3 minuti più tardi Biserni crossa per Felci, che di testa impegna Russo. Un minuto dopo Toledo serve Biserni, che in area non inquadra il bersaglio. Al 31’ i due giocatori giallorossi invertono il ruolo: stavolta a calciare è il brasiliano, la cui conclusione è neutralizzata da Russo. Passano 4 minuti: triangolazione Rizzo-Felci-Rizzo con il difensore che sbaglia il cross, però Russo non si fida e devia in angolo. Al 40’ Favasuli da fuori impegna Anania, che devia sulla traversa, poi para quando il pallone ricade a terra.

Al rientro in campo Stringara effettua due sostituzioni: toglie Bernardo per Turienzo ed inserisce Insigne per Berretti. Il modulo da 3-5-2 diventa 4-3-3. Poco dopo il quarto d’ora la Cavese pareggia con una magistrale punizione di Radi. La formazione di Stringara si carica ed è più decisa, il Ravenna al contrario inizia a disunirsi, non ne ha più, eppure al 92’ ritorna in vantaggio: Correa disegna un pallone per Piovaccari, che prima si vede ribattere il tiro da un difensore, poi deposita alle spalle di Russo per il 2-1. Quando ormai sembra finita, la Cavese pareggia al 94’ con Turienzo, abilissimo a risolvere in mischia.

Stringara soddisfatto della continuità di risultati positivi

Il tecnico Paolo Stringara se la ride. Ha rischiato di lasciare l’intera posta in palio al Ravenna dopo, tutto sommato, il discreto lavoro della sua squadra nei secondi 45 minuti. «Nel primo tempo - confessa - siamo andati male, abbiamo lasciato l’iniziativa al Ravenna. Non era quello che avevamo preparato durante la settimana. Anania nel primo tempo ha effettuato una grandissima parata su Favasuli, è stato veramente bravo». Stringara è soddisfatto del comportamento dei suoi uomini nella ripresa, merito anche delle sue scelte di cambiare modulo e di inserire due giocatori che hanno contribuito a dare la svolta al match. «Nel secondo tempo abbiamo giocato a calcio. Purtroppo, abbiamo un limite di personalità: quando andiamo in svantaggio ci svegliamo. Abbiamo inizialmente un atteggiamento timido, ci serve più coraggio. Alla fine credo che sia venuta fuori una bella partita».

Il tecnico della Cavese sul 2-2 si è girato verso la tribuna, visto che c’era una sua tifosa speciale, la sua compagna: «Era allo stadio ed ho esultato con lei». Nella ripresa, però, la Cavese è rimasta a galla anche per merito del suo portiere Russo, che prima del 2-1 aveva chiuso lo specchio della porta a Toledo su una conclusione davvero insidiosa. «Russo ha fatto una gran parata su Toledo - conferma Stringara - Sarebbe stato un peccato prendere gol. Quando poi l’abbiamo incassato, mi sono stizzito: perché nel secondo tempo il Ravenna non aveva fatto grandi cose». Non manca il disappunto nei confronti dell’arbitro Omar Magno di Catania. «Non so come non abbia fatto a dare il rigore ad inizio ripresa. Era un fallo di mano netto a nostro favore».

L’attenzione dell’allenatore si sposta, poi, sulle sue considerazioni tattiche. «Nella ripresa ho cambiato qualcosa mettendo tre giocatori davanti. Passando al 4-3-3 ho cercato di dare più riferimenti alla squadra, perché nel primo tempo non ne avevamo: Rizzo e Biserni sulle fasce davano particolarmente fastidio ai miei giocatori. Eravamo sotto, qualcosa era giusto che cambiassi per cercare di ribaltare la situazione. Venivamo dalle vittorie con Rimini e Reggiana, era importante dare continuità ai risultati positivi e ci siamo riusciti».

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