Economia e TurismoNapoli: tempi lunghi per Vidigal e Stellone

Napoli: tempi lunghi per Vidigal e Stellone

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 9 ottobre 2001 00:00:00

Il dopo-Terni ha un sapore strano in casa azzurra. Un sapore misto di sale effervescente, che arriva da una parte dello spogliatoio che freme, e di dolce entusiasmo, che viene dai nuovi bomber Bocchetti e Montezine (quest'ultimo nella foto in alto), mescolato con l'impassibile mano di De Canio, che riesce a non mostrare emozioni e che da un lato esalta i suoi dopo la vittoria, mentre dall'altro si preoccupa perché Stellone e Vidigal torneranno fra troppo tempo: «Purtroppo ci vorrà più di un mese per riaverli in campo. Sì, purtroppo ci vorrà più d'un mese». Dunque, i tempi per il recupero dell'unico bomber vero si allungano ed al mese appena trascorso si aggiungeranno almeno altri quaranta giorni. Il dopo Terni potrebbe essere il giorno della serenità ritrovata ed invece al Centro Paradiso di Soccavo non c'è gioia. Il viso tirato di De Canio (nella foto al centro) contrasta con i complimenti che l'allenatore prova a fare alla squadra: «Sul gol di Miccoli abbiamo commesso un errore. Però la squadra ha saputo reagire dimenticando quel momento e riprendendo a giocare come sa e come deve. Ecco, questo è importante». E proprio partendo da quell'errore, che ha portato alla rete della Ternana, l'allenatore apre il capitolo delle cose che non vanno: «Nel nostro futuro non devono più esserci sbagli del genere. E quei momenti sono significativi, perché dimostrano che mancano ancora la serenità, la fiducia, l'entusiasmo giusto». Il Napoli che ha vinto in Umbria è sceso in campo con le seconde linee ed anche con un modulo di gioco differente rispetto a quello che usualmente adotta De Canio: il successo è arrivato con il 4-4-2 e senza sette giocatori considerati titolari, in una squadra che secondo lo stesso tecnico aveva necessità assoluta di rincalzi. «Ma nel calcio il modulo non conta e sui rincalzi confermo: in certi casi sono costretto ad "adattare" gli uomini che ho a disposizione in ruoli che non gli appartengono». Il Napoli dei due successi esterni, insomma, non piace ancora completamente all'allenatore. Alla squadra che avrebbe dovuto dominare la B mancano ancora uomini importanti, proprio quel Vidigal, che ha accettato come una condanna l'idea di restare in azzurro, ed anche quello Stellone, che a inizio stagione riuscì ad esaltare gli azzurri con le sue reti, prima di tornare sotto i ferri per quel maledetto ginocchio che lo tiene ancora lontano dal calcio. Ecco, forse con un Vidigal in più a centrocampo e con uno Stellone in più in attacco (magari accompagnato da Ognjenovic, che sta arrivando) le cose potrebbero veramente cambiare: «Però chi va in campo non sta demeritando - sottolinea ancora il tecnico, che insiste - il turn over che c'è nel gruppo azzurro deve servire da sprone a tutti i giocatori, deve essere un preciso messaggio che l'intera squadra ha il dovere di recepire. Va in campo chi merita di andarci, chi è più in forma, chi si adatta meglio all'avversario. Io non sono mai stato un allenatore che ha in testa solo undici giocatori e solo con quegli undici va avanti». Eppure, certe dichiarazioni sulla necessità di avere nuovi uomini continuano a ronzare nella mente: «Ma io non volevo screditare nessuno. Io dico che per un allenatore è tutta questione di equilibri, ripeto che mi mancano uomini per ottenere gli equilibri giusti in campo. Ma questo non significa che non faremo del nostro meglio: ci proveremo così come siamo». Ed a proposito di impegno massimo profuso in campo, la gara di Terni ha visto un Saber impegnato per pochi minuti, ma almeno tornato a certi livelli... De Canio per un solo attimo perde l'aria triste e ha un sussulto di grinta: «Era anche ora che tornasse a giocare come sa...».

Natale al San Paolo

Oggi o al massimo domani saranno presentati all'amministrazione comunale i progetti per la ristrutturazione del San Paolo, danneggiato dall'alluvione del 15 settembre e da allora chiuso al calcio. Si sta lavorando sodo, dunque, per rispettare i tempi della riconsegna, fissati, come si ricorderà, in «novanta giorni lavorativi». Questo vuol dire che il San Paolo potrebbe essere agibile e disponibile a Natale. Anzi, appena prima di Natale: il 23 dicembre, quando il Napoli ospiterà il Siena. Questo l'obiettivo e questa anche la speranza della società azzurra, che, dopo aver giocato col Cagliari a Cava de' Tirreni, disputerà i prossimi incontri casalinghi sul prato del Partenio, ad Avellino.

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