Economia e TurismoNapoli, quattro finali per la zona A

Napoli, quattro finali per la zona A

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 9 gennaio 2002 00:00:00

Non è vero che in B il campionato si decide negli ultimi due mesi. Almeno, stavolta la cosa non riguarda il Napoli, che una sostanziosa fetta del proprio destino se lo gioca adesso: tra l'Epifania ed il Carnevale. Come dire, tutto o quasi tutto in 40 giorni, visto che da qui a metà febbraio il Napoli giocherà sei volte, quattro delle quali in casa ed ospitando, in tale segmento di stagione, due delle squadre che gli sono in questo momento avanti: il Modena il 3 febbraio e l'Empoli due settimane dopo. Scontri diretti, dunque, e punti «pesanti» da recuperare, mentre per incrociare la Reggina gli azzurri dovranno aver pazienza sino al 28 aprile e per ritrovare il Como dovranno attendere addirittura l'ultima domenica di questo campionato, il 2 giugno. Però, col vantaggio di dover disputare anche queste due gare in casa. Insomma, un calendario che sembra stare dalla parte di De Canio e della sua bella compagnia, già forti d'una lunga striscia positiva, d'un fresco successo in quel di Como, di un promettente quinto posto e, come ammette pure l'allenatore, di due recuperi importanti: quelli di Stellone e Vidigal (nella foto in alto), simboli d'una risalita sulla quale soltanto qualche settimana fa era complicato far puntate. È vero, sarebbe ingiusto dimenticare anche i contributi assicurati alla causa azzurra da Mancini e Luppi, da Magoni e Baccin ed ancora altri, ma è indubbio che, con quei due in buona salute, in mezzo al campo e là davanti il Napoli ha tutt'altro peso e caratura. Stellone e Vidigal, dunque. Entrambi allenati anche alla modestia, ma entrambi ben consci del ruolo e del momento azzurro. E allora, eccoli cavalcare volentieri l'entusiasmo. Sino a sbilanciarsi in discorsi che prima sembravano tabù. «La promozione? Ci credo. Punto tutto», racconta Vidigal. «Il Napoli? Ora sa che può battere chiunque», rilancia il centravanti, al nono centro personale contro il Como e lanciatissimo anche sulla strada dell'allungamento del contratto con il club. E le voci di mercato? «Leggo, ascolto, mi fa piacere che altri club abbiano per me tante attenzioni, ma penso al Napoli soltanto. Voglio la A, è vero, ma la voglio conquistare qui», dice Stellone (nella foto al centro). Diverso, seppure ugualmente onesto, il pensiero del centrocampista portoghese. «Tutti i calciatori - spiega - s'allenano e giocano avendo in testa un unico obiettivo: migliorare la propria carriera e far più forte la squadra nella quale stanno. Così faccio anch'io. E non ho mai nascosto di non voler perdere il prossimo Mondiale. Giocare in B mi danneggia? Mette a rischio il mio viaggio in Corea e Giappone? No, non credo. Il ct portoghese mi conosce bene e non credo che giocare in serie B possa far dimenticare le qualità di un calciatore. Magari, farsi convocare in nazionale diventa un po' più complicato, ma la cosa non mi fa paura». L'impressione, insomma, è che Vidigal si sia «rassegnato» a restare azzurro almeno sino a giugno. «Debbo molto a questo club ed a questa squadra. Sono un uomo perbene, so comportarmi e non prenderei alcuna iniziativa senza parlarne prima con chi di dovere», dice il portoghese, che, comunque, taglia corto sul discorso del mercato. «Perché è il Napoli il primo interesse e perché bisogna continuare sulla strada della continuità. Il Napoli sta giocando bene, ma può fare e deve fare ancora meglio», afferma Vidigal. E su questo, ovviamente, concorda anche Stellone. «Il successo di Como - dice - non ha fatto aumentare le nostre ambizioni, ma ha dato alla squadra la consapevolezza di poter battere chiunque. E questo vale assai più del semplice successo. Comunque - conclude il centravanti - il campionato è ancora lungo e chi sta davanti ha un ampio vantaggio. Questo vuol dire che, se vogliamo ritornare in A, non dovremo commettere nessun passo falso».

Mercato: il Chievo punta su Bocchetti

Era in fondo al gruppo che s'allenava, ieri, il capitano azzurro, Francesco Moriero. Segno di difficoltà? D'incomprensione? Di disagio, forse, dopo l'esclusione dalla rosa dei partenti per il match di Como? Può darsi. Comunque, la società vuole chiudere qui lo spiacevole episodio. Nei confronti di Moriero (nella foto in basso), cioè, non vi sarà alcuna richiesta di deferimento e multa. Ma più che gelida indifferenza, l'atteggiamento della società sarebbe dettato dalla voglia di non creare fratture e divisioni in un momento che richiede, invece, grande unità d'intenti e condizioni fisiche perfette. E qui, purtroppo, il discorso diventa complicato. Come sempre, infatti, anche dopo Como De Canio è costretto a fare la conta dei giocatori sani. A Benevento, domenica prossima contro il Genoa, infatti, non potrà contare né su Baccin (confermata la distorsione al piede, mentre oggi vi saranno nuovi esami per escludere anche microfratture) né su Rastelli (contrattura ad una coscia) e neppure su Saber, alle prese con antichi problemi ad una spalla. Tiepide speranze, invece, l'allenatore può nutrire per il recupero di Luppi, uscito anch'egli a Como per fastidi muscolari. Per il difensore, però, vi sono margini di ripresa in tempi brevi. Dunque, emergenza a destra, per De Canio. Senza Saber e senza Baccin, l'allenatore dovrà trovare un quarto a centrocampo. In preallarme, dunque, Ametrano, che sente odore di rientro, mentre per l'attacco dovrebbe essere Sesa il sostituto di Rastelli. Ma di formazione, è evidente, è ancora un po' presto per parlarne. Non così di mercato. Anche di quello azzurro, che prosegue a luci spente. Sul fronte ingaggi l'obiettivo resta Grabbi. E della possibilità di un trasferimento della punta, in prestito sino a fine campionato, dal Blackburn al Napoli riparlerà direttamente coi dirigenti inglesi a fine settimana Accardi, il procuratore di Grabbi. Ma per assicurare l'eventuale ingaggio a Grabbi (poco più di un miliardo per sei mesi), il Napoli dovrà «liberare» qualche posto in rosa. Intanto, timide richieste hanno avanzato il Bologna per Troise, il Chievo per Bocchetti, la Lucchese per Alessi ed il Piacenza per Husain, per il quale il manager Mascardi sta provando a trovar spazio soprattutto in Spagna. Husain, in pratica, è stato offerto al Celta Vigo ed al Villareal. Parole e disegni vaghi, per adesso. Come sempre, infatti, il mercato si riscalderà all'ultimo momento, cioè a fine gennaio.

San Paolo quasi pronto, oggi il test per il derby

L'appuntamento è fissato a mezzogiorno. Ed al San Paolo per controllare l'andamento dei lavori, oggi ci saranno proprio tutti: dall'assessore allo Sport al presidente ed ai componenti della Commissione impianti sportivi, dai tecnici comunali responsabili dei progetti ai responsabili delle imprese, che si sono impegnati a restituire alla città ed al calcio il San Paolo entro il 27 gennaio, data in cui è fissato il recupero del derby con la Salernitana. E brutte sorprese non dovrebbero proprio essercene, anche se all'interno ed all'esterno dello stadio c'è ancora un bel po' da lavorare per recuperare all'impianto l'agibilità. Perché questo accada, i lavori continueranno a concentrarsi soprattutto nella zona dei nuovi spogliatoi e dell'accesso al campo. Soltanto dopo, insomma, si passerà alla ristrutturazione dei vecchi spogliatoi, delle palestre e del pistino di riscaldamento, anch'essi devastati dalla terribile alluvione di settembre.