Economia e TurismoNapoli, Bigica la possibile sorpresa

Napoli, Bigica la possibile sorpresa

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 7 marzo 2002 00:00:00

Prima il Cagliari in rimonta, poi la Ternana in risalita, domenica questa Salernitana in gran salute, capace di nove punti nelle tre ultime partite. Scherzi d'un calendario che sembra divertirsi a far sempre incrociare il Napoli con la squadra più in forma del momento. E questo, manco a dirlo, giusto nel periodo in cui la comitiva di De Canio (nella foto in alto) è costretta a rifare i conti con le ristrettezze. Siano esse riferite al numero o, peggio ancora, alle caratteristiche di chi va sul prato. Infatti, al di là degli ammalati cronici, dei feriti gravi, di quelli colpiti da accidenti lievi e passeggeri ed al di là pure degli errori propri ed altrui, il problema più grande dell'allenatore è dare un senso, un'armonia alla formazione da mandare in campo, visto che (ma questa è storia antica) non tutti i ruoli son coperti e che spesso l'emergenza tracima nell'arte d'arrangiarsi. Inventare, dunque. Per De Canio l'imperativo è ancora una volta trovare qualche nuova soluzione, seppur sempre nel ristretto ambito delle scelte a sua disposizione e, si capisce, tenendo bene a mente le virtù ed i vizi di chi sta dall'altra parte. Ed allora, messe così le cose, ne viene di conseguenza che il Napoli commetterebbe una suicida fesseria se decidesse (ammesso che potesse farlo) di contrapporre forza a forza e corsa a corsa. Di qui la non confessata, ma naturale idea di non contrastare la Salernitana là dove è più forte, bensì di colpirla là dove presenta qualche debolezza. In breve: mentre Zeman dirà come sempre ai suoi di correre da matti, con e soprattutto senza palla, De Canio ordinerà ai suoi combattenti e reduci di far correre il pallone soprattutto. Badando, se possibile, a combinare rapidità con profondità. Ricerca, quindi, di quegli spazi che la Salernitana sempre offre agli avversari. Il tutto provando a sfuggire a quel fuorigioco che non è mai cosa marginale nel gioco dei granata. Forza, corsa e boema sfrontatezza, insomma, contro concentrazione, applicazione tattica e cinismo materano: questo dovrebbe essere il tema dominante del derby dell'Arechi. Già, ma De Canio a chi affiderà questo disegno? Ebbene, rubando forse l'idea proprio all'allenatore della Salernitana (ricordate all'andata?: dopo mezz'ora fuori un attaccante, Gioacchini, e dentro un centrocampista, Camorani), stavolta potrebbe essere De Canio a pensare ad un mediano in più. A Magoni e Vidigal, cioè, potrebbe aggiungersi Bigica. Magari facendo coppia centrale con il portoghese, con Magoni a sinistra (davanti o dietro Jankulovski) e Rastelli (nella foto al centro) a far l'elastico sulla sponda opposta. Un Napoli che, con Sesa e Stellone là davanti e con Ametrano, Villa e Bonomi a completare la difesa, potrebbe cambiar pelle all'occorrenza. Soprattutto a centrocampo ed in prima linea, così come accadde nella gara d'andata, quando, proprio andando a caccia di spazi liberi e di profondità, De Canio mise in campo due ali larghe ed un attaccante di riferimento. E non si può dire che sul piano del gioco quella domenica non fu soddisfacente per gli azzurri, anche se nel finale - guarda un po' - il Napoli vide sfumare la vittoria. E fu da quel momento, in verità, che le cose presero una brutta piega per gli azzurri, mai più pimpanti e vincenti come prima. Comunque sia, si annuncia assai diverso questo derby di ritorno, non foss'altro che per la classifica mutata. Erano cinque, infatti, alla vigilia di quel match i punti di vantaggio degli azzurri sui granata e quattro erano, invece, le lunghezze che dividevano il Napoli dal Como in quarta posizione. Ora le cose sono cambiate: appena quaranta giorni dopo, la Salernitana è ad un solo punto e, cosa assai più triste, è raddoppiato il distacco da quel quarto posto che quasi quasi non si vede più. Tant'è che il derby dell'Arechi rischia di diventare solo un derby di consolazione. Ammesso che ci sia qualche consolazione ad essere, alla fine, il primo dei perdenti.

NOVITÀ IN VISTA A CENTROCAMPO

Bigica si propone: «Spero tocchi a me»

Sette presenze appena: rari segmenti di partita ed ancor meno soddisfazioni per Bigica, che non nasconde la sofferenza di starsene sempre a bordo campo. Ma forse qualcosa sta cambiando: Emiliano Bigica, infatti, è in odore di rientro. E stavolta per la prima volta dall'inizio. «Sì, mi auguro davvero che stavolta tocchi a me. Mi manca, infatti, la partita. Mi manca la domenica passata in mezzo al campo. Chissà, forse il destino ha deciso che il mio rientro debba avvenire proprio contro quella Salernitana che nella scorsa stagione è stata la mia squadra». Si propone, dunque, Bigica (nella foto in basso), ma bussando con riguardo alla porta di De Canio. «Fisicamente - dice - sono a posto. Mi alleno con regolarità e, se De Canio vuole, può contare su di me per questa partita che, se vogliamo coltivare ancora la speranza della promozione, non può prescindere da un risultato pieno. Sì, dopo quattro gare in cui abbiamo raccolto troppo poco, dobbiamo necessariamente tornare alla vittoria». E basterebbe un successo per... «Sarebbe una buona spinta per la risalita, ma non basterebbe. Abbiamo due appuntamenti prima della sosta, la Salernitana e poi in casa il Cittadella, e dobbiamo vincere entrambe le partite». Gara complicata, però, quella di domenica all'Arechi. Perché la Salernitana è in un gran momento, ma anche perché i granata avranno il conforto di uno stadio pieno, che si appresta a fissare un nuovo record stagionale di presenze. Un rischio in più, caro Bigica? «So già quello che ci aspetta. Calcisticamente, Salerno è piazza calda, straripante di passione. In questo momento, poi, c'è anche molta euforia attorno a questa squadra che farà di tutto per compiere il sorpasso». Poi, manco non bastasse, all'andata ci fu anche qualche problema, qualche parola in libertà. «Vero, e non fu certo un bene. Il mio invito ai tifosi napoletani ed a quelli della Salernitana è di dimenticare. Di cancellare il passato e di essere protagonisti di una sana giornata di calcio e di passione».

Stellone migliora, può farcela

Buone notizie sul fronte Stellone: l'attaccante, che ieri si è diviso tra palestra (in mattinata) e campo (nel pomeriggio), pur lavorando sotto stretta osservazione del medico e del preparatore, sembra aver sempre meno problemi col ginocchio. Certo, non si può ancora giurare sulla sua presenza in campo domenica a Salerno, però gli ultimi segnali sono incoraggianti. Nulla da fare, invece, per Troise, il quale ha ancora fastidi alla coscia infortunata. In via di assorbimento, infine, il colpo al piede rimediato da Artistico contro la Ternana. Per l'attaccante, insomma, vanno scemando i dubbi circa la disponibilità per il match con la Salernitana, squadra nella quale in passato ha giocato per due campionati.