Economia e TurismoLa Cavese "stangata" dal giudice sportivo

La Cavese "stangata" dal giudice sportivo

Inserito da (admin), mercoledì 27 marzo 2013 00:00:00

Stangata sul centrocampista della Cavese, Luigi Rinaldi, al quale il giudice sportivo, letto il referto del sig. Fabbro di Roma, che aveva arbitrato i metelliani contro il Licata, ha inflitto 3 giornate di squalifica, perché avrebbe colpito a gioco fermo un avversario con una testata al volto (nella fattispecie, l’avversario accanto al quale Rinaldi si trovava era il capitano del Licata, Grillo). Il calciatore salterà, quindi, la partita di domani sul campo del Messina, quella in casa con il Cosenza ed anche la trasferta di Ragusa.

Verdetto severissimo, anche se la Cavese ha preannunciato l’intenzione di ricorrere contro i 3 turni di stop. «Ci aspettavamo al massimo 2 turni, anche perché il ragazzo dice che non ha colpito l’avversario - ha commentato il dg, Sergio Russo - È stato un tentativo, che è cosa diversa dal consumato. Stiamo vedendo se valga la pena di fare ricorso: magari recupereremmo il calciatore per Ragusa».

Altri provvedimenti disciplinari hanno colpito la Cavese: c’è un turno di squalifica per Temponi, espulso con rosso diretto, e poi 1.000 euro di multa alla società perché propri sostenitori, nel corso della gara col Licata, «avevano lanciato sputi all’indirizzo dei calciatori ospiti che si apprestavano a recuperare la palla vicino al tunnel che conduce agli spogliatoi», ed anche per alcuni fumogeni nel proprio settore e nel recinto di gioco.

Intanto, la Cavese ha fissato la sua partenza per stamattina, svolgerà l’ultimo allenamento in Calabria, a mezza strada tra il luogo di partenza e quello di arrivo, poi nel tardo pomeriggio il gruppo sarà in Sicilia, dove affronterà domani alle 14.30 il Messina di Corona ed Ignoffo. Partiranno anche Mattioli, Zolfo e De Rosa, nonostante alcuni acciacchi. Ma per sapere se mister Chietti potrà utilizzare almeno Mattioli e De Rosa, si aspetta il responso delle varie visite muscolari che i giocatori hanno sostenuto.

Orlando Savarese

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