Economia e TurismoIl Napoli gioca in tribunale

Il Napoli gioca in tribunale

Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 21 dicembre 2001 00:00:00

La partita vera, quella di un futuro che va ben al di là di una stagione, il Napoli se la gioca in queste ore fuori casa, in Lussemburgo. Arbitro di questo match, confuso ed incerto, è un magistrato donna. A lei ed ai codici ed ai regolamenti di quel Paese, infatti, spetta il compito di decidere sull'opposizione di Ferlaino al trasferimento del suo mezzo Napoli a Corbelli. È a questa sentenza, a questo provvedimento ed a tutto ciò che ne potrebbe derivare, che oggi il Napoli è aggrappato. Così la mette anche Corbelli (nella foto in alto), il quale ieri per la prima volta s'è pubblicamente presentato assieme a Toto Naldi, socio azzurro di minoranza (ha acquistato il 10 per cento del pacchetto di Corbelli, in cambio di 20 miliardi e poco più). «Il futuro del Napoli - dice Corbelli - è legato alle azioni mosse dal socio uscente ed alle decisioni del tribunale in Lussemburgo. Infatti - spiega - se ci sarà consentito cambiare gli organi amministrativi della società cambieranno anche gli indirizzi e, quindi, saranno possibili gli investimenti. In caso contrario, sarebbe lo stallo totale ed al Napoli potrebbe essere garantita soltanto la gestione ordinaria». Insomma, sarebbe il blocco d'ogni attività e d'ogni decisione, se dovesse essere annullato il passaggio delle azioni e, ancor più, se dovesse essere invalidata l'assemblea della Napoli S. A. che ha cancellato Ferlaino dal proprio organigramma? «Purtroppo sì. In questo momento - ammette Corbelli - il Consiglio d'amministrazione del Napoli sembra fatto apposta per non decidere un bel nulla, diviso com'è in parti uguali. E perché questo cambi c'è bisogno che cambi il Consiglio». Di futuro, dunque, si potrà parlare solo dopo la decisione del magistrato in Lussemburgo. Che sarà pure la prima decisione super partes su quanto sta accadendo. «Sì, alla base del trasferimento della azioni non v'è una pronuncia del tribunale, ma una notifica basata su un articolo del codice lussemburghese. Nei giorni scorsi avevo parlato di un provvedimento in tal senso, ma, in realtà, successivamente ho appreso dai miei legali che così non era». Poi Corbelli si sofferma sulla discussa vicenda del diritto di prelazione. «Un diritto decaduto il 12 ottobre, con la firma del contratto di cessione delle azioni e con il pagamento dell'ultima tranche dell'acconto-prezzo. A quel punto il diritto di prelazione non esisteva più e potevo cedere tutte o parte delle mie azioni a Naldi». Già, ma c'è una via d'uscita non giudiziaria, non litigiosa per questa faccenda? C'è margine, insomma, per una mediazione? «È presto per immaginare che cosa può accadere. Di sicuro, farò tutto ciò che potrò affinché si chiuda col passato. Comunque - conclude Corbelli, lasciando una porta aperta ala trattativa - se qualcuno vorrà fare qualcosa per alleviare la complessità della questione, gli darò la possibilità di farlo». Cert'è, però, che l'ultimo attacco di Corbelli non va nel segno del riavvicinamento. «Da parte di Ferlaino - dice, infatti, il presidente azzurro, ricordando la mancata ricapitalizzazione - c'era la volontà di farmi versare somme ingenti nella società, senza però girarmi le azioni di sua proprietà. Il suo obiettivo era di non mollare e di ottenere qualcosa di diverso che io ignoro».

REPLICA DEL GRUPPO FERLAINO

«Finalmente ammette: non c'era la sentenza»

Affidata ad un'agenzia di stampa, non s'è fatta attendere più di un'ora la replica del Gruppo Ferlaino (l'ingegnere nella foto al centro) a quanto detto da Corbelli durante la presentazione del suo nuovo socio azzurro, Toto Naldi. «Oggi il presidente del Calcio Napoli S.p.a. ha dichiarato, dopo alcuni giorni, che non c'è alcuna sentenza alla base della sua pretesa, ma un atto deciso non si sa da chi. Corbelli - prosegue la breve dichiarazione - ha ammesso di aver rilevato le azioni del Gruppo Ferlaino con un atto di parte, una notifica di un ufficiale giudiziario del Lussemburgo e non con un provvedimento di un giudice, come aveva detto in un primo tempo agli organi di informazione. Chiunque può valutare cosa questo significhi». Dagli stessi ambienti vicini all'amministratore delegato si lascia intuire che la contesa giudiziaria di Ferlaino contro Corbelli continuerà e che, dopo la denuncia per truffa e la richiesta di sequestro conservativo delle azioni fatta in Lussemburgo, verrà chiesto il sequestro dei beni di Corbelli in Italia ed all'estero, oltre che l'indizione di un arbitrato a Roma.

In dubbio Sesa, Rastelli, Saber e Vidigal. Moriero: «Torno in campo»

Mancini; Baccin, Bonomi, Luppi, Jankulovski; Moriero, Bigica, Magoni, Montezine; Stellone, Floro Flores. È questo l'undici provato ieri mattina da De Canio, durante la partitella disputata al Centro Paradiso. Un po' per causa di forza maggiore, un po' per scelte, l'allenatore ha disposto così la squadra che dovrebbe affrontare il Siena, reduce da due vittorie esterne nelle ultime due trasferte (Crotone e Messina). Appare difficile il recupero di Sesa (trauma distorsivo, contusivo al ginocchio destro); Rastelli è influenzato; Vidigal e Saber hanno svolto lavoro differenziato; Caruso è ancora out. Quali le novità? Al momento, Moriero ha buone chance di rientro, come Bigica. Ballottaggio per far tandem con Stellone. Se Sesa e Rastelli non dovessero recuperare, sono pronti Floro Flores e Graffiedi. «C'era un patto tra me e De Canio: sarei rientrato soltanto dopo la completa guarigione. Il mio momento di giocare è giunto». Una pausa e, poi, da appassionato di orologi, il capitano aggiunge: «È scoccata l'ora di Moriero. Sono in debito con la società e con i tifosi. Posso dire che non ha mai avuto inizio il mio rapporto col Napoli. Due interventi al ginocchio, un recupero difficile... Adesso, devo riscattarmi. Ho tre gare dell'andata e tutto il girone di ritorno per contribuire alla riscossa, al ritorno del Napoli in A. Mi sento un privilegiato per come sono stato trattato, è giunta l'ora di far vedere chi è Moriero. Sento che la squadra ha bisogno di me». Chi tifa per Moriero è Roberto Stellone (nella foto in basso). Uno Stellone gasatissimo dopo aver realizzato otto reti, dopo aver messo a segno tre doppiette (Genoa, Palermo e Cosenza). «Non so quali saranno le decisioni di De Canio: di certo un ritorno di Moriero sarebbe fantastico. Se Checco sta bene, è in grado di fare la differenza». Nuovo tandem in attacco: Stellone-Floro Flores? «Non so. Dipenderà da tante cose. So che Sesa e Rastelli non stanno bene. Ci sono Floro Flores e Graffiedi. Floro Flores è bravo, il ragazzo ha qualità ed un futuro». Lei punta alla quarta doppietta? «Magari, anche se l'importante è che il Napoli vinca dopo un mercoledì che per noi si è rivelato nerissimo. Hanno vinto tutte le nostre avversarie, tranne il Genoa». Il Siena è reduce da due vittorie in campo esterno. «Il Siena, come è capitato ad altre squadre che hanno affrontato il Napoli, vive un discreto momento, ma il Napoli non può fare altri regali. Dobbiamo dare continuità alla serie: per ora, abbiamo sette punti in tre gare. Vietato sbagliare ancora, anche perché le altre non si fermano ad aspettarci. Intanto, ho grande rammarico per i punti persi contro Ancona, Cagliari e Crotone. Occorrerà un ritorno ad altissima velocità».