Economia e TurismoIl Napoli ci prende gusto

Il Napoli ci prende gusto

Inserito da IL Mattino (admin), lunedì 15 ottobre 2001 00:00:00

Mattia Graffiedi piace perché quando va in campo si ammazza di fatica. È gentile e cordiale anche quando (accadeva prima di ieri) ad ogni conclusione di partita arriva la fatidica domanda: «E il gol?». Il gol adesso l'ha segnato, a completamento di una giornata da incorniciare. Sì, perché Graffiedi (nella foto in alto), pure se va in campo a fare l'attaccante, riceve ordini precisi che parlano di capacità di tornare indietro a dare una mano ai compagni. E siccome è un ragazzo dal cuore (e dai polmoni) grande così, lui scorazza avanti e indietro. Così le occasioni per tornare bomber si riducono al lumicino, però la credibilità e anche la stima di compagni e allenatore crescono a ogni minuto che gioca. Il ragazzo fa tanto lavoro di movimento, fa mille chilometri che finiscono lontani dall'azione, ma che servono a contribuire alla buona realizzazione del gioco. Poi, nel finale, anche la perla del gol che consente al Napoli di risalire la classifica ed ottenere il secondo successo consecutivo in trasferta.

Baccin sgrana gli occhi: «Una rete... alla Maradona»

A Terni, Bocchetti e Montezine; ieri a Padova, Baccin e Graffiedi. Senza Stellone, il Napoli, partita dopo partita, «s'inventa» dei bomber per vincere gli incontri e risalire la classifica. Sei punti in due gare esterne sono numeri pesanti. La classifica del Napoli inizia a prendere «corpo» se osserviamo che, sinora, gli azzurri hanno disputato cinque match fuori casa, uno al San Paolo (con l'Ancona) ed uno a Cava de' Tirreni. Baccin (nella foto al centro) dedica il gol a De Canio ed ai compagni: «È stato certamente fortunoso, ma ogni tanto un po' di buona sorte ci vuole, non guasta. Questa rete è per tutto lo spogliatoio: per il mister e per tutti i ragazzi, spesso al centro di situazioni spiacevoli». Un cross al centro dell'area, poi la palla in rete. Cosa ha provato? «Una gioia immensa. Ho messo in area quel pallone sperando che qualcuno lo deviasse in rete. Invece, la sfera ha preso una strana traiettoria. È finita sul legno e poi in gol. Lo ripeto, sono stato fortunato, ma va bene anche così. L'importante è vincere. Nel tempo, non si ricorda come. E poi eravamo un po' in credito con la fortuna». A Padova si è visto il Napoli più concreto. «È vero, mai eravamo stati tanto intensi, battaglieri. Anche nella ripresa, quando abbiamo controllato la reazione del Cittadella. Il nostro primo tempo, poi, era stato davvero bello». Ed ora? «Ora bisogna vincere le gare con Sampdoria e Vicenza. Forse, potrebbero bastarmi anche quattro punti». De Canio (nella foto in basso) ha confermato la squadra di Terni. «È stata la scelta più logica dopo un successo tanto prezioso». Qualcuno, scherzando, ha detto che ha segnato un gol alla Maradona. «Sì, proprio alla Maradona. Solo che lui calciava per mettere la palla in rete ed io per fare un cross in area». Sincero, onesto, leale, il capitano. Felice, felicissimo e basta, Graffiedi: «Erano anni che non segnavo una rete. Sono ritornato al gol ed è stato un gol pesante, da tre punti. Splendidi ricordando che seguono i tre punti di Terni». Una vittoria meritata, soprattutto per il bel primo tempo. «Nella ripresa abbiamo sofferto, ma abbiamo concesso poco agli avversari. Nel finale, poi, abbiamo avuto una splendida reazione. Saber ha messo al centro il pallone, c'è stata la respinta del portiere ed io ho battuto a rete. Ho toccato il cielo con un dito vedendo la palla in porta». Ed ora? «Ora bisognerà non perdere in casa quanto di buono abbiamo conquistato fuori».

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