Economia e TurismoFesta Cavese, vittoria e aggancio

Festa Cavese, vittoria e aggancio

Inserito da (admin), lunedì 19 gennaio 2015 00:00:00

Contro la Cavese di Massimo Agovino al “Simonetta Lamberti” è caduto non un avversario qualunque, ma il Taranto, piegato per 1-0 da un gol di Ausiello, favorito da un’incertezza decisiva del portiere ospite. È stata soprattutto la vittoria della volontà e dell’impegno per i padroni di casa, che non hanno potuto effettuare i loro fraseggi preferiti a causa del terreno di gioco bagnato. Le pessime condizioni atmosferiche hanno addirittura messo a rischio l’incontro per impraticabilità del campo, ma alla fine l’arbitro Zingarelli ha ritenuto che sussistessero le condizioni giuste per far iniziare la gara, cominciata con 21 minuti di ritardo. Con il successo di ieri la Cavese si inserisce nella bagarre per il quarto posto, e forse anche in quella per il terzo, vista la recente evoluzione sul caso Pellecchia, a causa del quale il Bisceglie potrebbe perdere 3 punti.

Nei primi minuti c’è subito un’occasione clamorosa per i biancoblù con Manzo, che cerca di indirizzare in rete un pallone perso incredibilmente dal portiere Borra sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da De Rosa. L’estremo difensore tarantino è in difficoltà e si vede anche al 21’, quando non interrompe un passaggio centrale di De Rosa verso l’area rossoblù: si inserisce Ausiello, che non può fare altro che depositare in rete la sfera dell’1-0. I pugliesi attaccano ed a tratti schiacciano la Cavese, che non riesce a ripartire, anche se alla mezzora Lucchese chiama Borra alla parata.

Nel secondo tempo i due allenatori decidono di non cambiare nulla ed aspettano prima di effettuare sostituzioni. De Rosa al 5’ si fa respingere da Borra il pallone del possibile 2-0, ma è sempre il Taranto a palleggiare nella metà campo avversaria e sembra crederci di più, come quando Marsili calcia dalla distanza un pallone che sfila a fondo campo. Agovino lascia la prima mossa all’avversario e Favo mette in campo l’ex D’Avanzo, fischiato dal pubblico di casa. Ionici sempre pericolosi con Gabrielloni, sul quale Napoli esce in maniera decisa, poi a pochi minuti dal termine Genchi calcia alto ad una decina di metri dalla porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel corso del maxi recupero, che dura 7 minuti, la Cavese resiste e conquista 3 punti che la proiettano a quota 34: l’aggancio al Taranto è compiuto.

Agovino: «Ritrovati gli equilibri giusti»

Massimo Agovino, l’allenatore della Cavese, si gode il successo della sua squadra, che si è portata in piena zona playoff, agganciando proprio il Taranto: «Siamo stati bravi a lottare su ogni pallone. Ad un certo punto avevo pensato che non si potesse proprio giocare, poi però l’arbitro ha deciso di sì e ci è andata bene. Ho fatto i complimenti a Platone, che ha lavorato bene come vertice basso, intercettando tutti i filtranti che i nostri avversari avevano tentato. Ricordo una sola parata di Napoli con la palla che era sbucata in mezzo a tanta gente. Abbiamo trovato delle difficoltà perché ci eravamo abbassati nel secondo tempo, ma abbiamo vinto».

La Cavese si è ripresa bene. «Credo che la sconfitta col Potenza ci abbia tolto tanto, anche se nel secondo tempo di quella gara avevamo giocato molto meglio del primo. Comunque, gli equilibri li abbiamo trovati grazie al ritiro ed al lavoro fatto tutti insieme. Probabilmente a dicembre la squadra era stata destabilizzata dal mercato». L’utilizzo di Della Corte come terzino ha convinto: «Allora vuol dire che so fare l’allenatore», scherza il mister, che poi prosegue: «È stata una necessità. Questo però ha comportato che Picascia uscisse dalla formazione, ma la coperta è spesso corta. Vedere un giocatore come Picascia in panchina è un delitto, ma la regola degli under non l’ho fatta certo io».

Orlando Savarese

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