Economia e Turismo‘Distacco colmabile, nulla è perduto'

‘Distacco colmabile, nulla è perduto'

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 dicembre 2001 00:00:00

Reggina 30 punti, Napoli 23. A tre turni dalla fine dell'andata, è di sette lunghezze il ritardo degli azzurri dalla quarta posizione. Tanti? Troppi? Un'incolmabile distanza, visto pure il passo calabrese, oppure il Napoli ha ancora il diritto - oltre che il dovere - di coltivare la speranza sua e quella dei tifosi? «Dipende. Dipende - dice De Canio (nella foto in alto) - dai punti di vista. Mi spiego: se consideriamo tutti i problemi coi quali ha dovuto fare i conti questa squadra, ebbene, allora bisogna dare atto al Napoli di aver fatto assai più di quanto poteva. Se, invece, teniamo conto solo delle sue potenzialità, beh, allora qualcosa in più poteva farlo». Insomma, visti gli acciacchi, la disomogeneità della formazione, viste anche le diatribe societarie e, perché no, il pellegrinaggio tra Salernitano e Sannio per trovare un prato disposto a farsi calpestare, poteva andare pure peggio? «Proprio così: poteva andare peggio», ribadisce l'allenatore, appena rientrato da tre giorni di riposo e subito alle prese con inattesi guai: dall'influenza che ha bloccato Bocchetti, Villa e Bigica, alla caviglia di Sesa (nella foto al centro), che è ancora un poco dolorante, sino al solito ginocchio di Vidigal. Tant'è che il portoghese potrebbe non essere a disposizione per il Siena. Con quel ginocchio operato già due volte, infatti, ogni prudenza è d'obbligo. Comunque sia, qual è l'opinione di De Canio su quei sette punti di distacco dalla quarta? «Credo sia una distanza che si può colmare. Soprattutto considerando che, se pure non ancora al meglio, ora posso fare affidamento su giocatori costretti a lunghe assenze. Tutto dipenderà - continua l'allenatore - dalle condizioni in cui potremo lavorare. Per quel che mi riguarda, aspiro soltanto a quella normalità che sino ad ora non c'è stata». Intanto, però, qualche «intervento» sulla squadra sarà necessario. Per cominciare, il Napoli dovrà smetterla di complicarsi l'esistenza beccando gol in ogni avvio di gara e, se possibile, dovrà pure migliorare il rapporto tra tiri e gol subiti. Un rapporto che oggi mette sotto accusa la difesa. «È vero, qualcosa non sempre funziona come dovrebbe funzionare. Però, senza invocare alibi o scusanti, è vero anche che il dover cambiare sempre formazione non favorisce certe intese. Certi gol presi, infatti, sono proprio figli di incomprensioni, di posizioni errate, di distrazioni. Di equivoci, insomma». E, al di là di trovare finalmente una formazione che giochi di fila un po' di gare, c'è rimedio a tutto questo? «Certo che c'è: d'ora in avanti bisognerà governare meglio gli episodi; bisognerà che ciò che accade in campo sia ricondotto a nostro favore e non a vantaggio di chi ci sta di fronte. Questo, in breve - conclude De Canio - è il momento di lavorare sui dettagli». Già, ma è sicuro che tutti quegli errori siano proprio e soltanto dei dettagli?

Napoli-Salernitana: il rinvio è un danno per due

De Canio non ne fa mistero: la Salernitana avrebbe preferito affrontarla oggi. «Quest'ulteriore slittamento - dice - non è un vantaggio per nessuno. Anzi, per il Napoli è addirittura un danno, perché la classifica cambierà in peggio e, in attesa del recupero, ritrovarci con un distacco ancora maggiore dal gruppo di testa potrebbe creare negativi contraccolpi psicologici». Un errore, insomma, tenere sospesa la classifica napoletana per un altro mese e più. «Forse bisognava avere più considerazione per il Napoli e dargli la possibilità di esprimersi su campi migliori ed in condizioni migliori», spiega De Canio, "pesando" le parole e pensando al prato che rischia di trovare domenica col Siena, visto che nel Sannio nevica e che sabato, 24 ore prima, al «Santa Colomba» sarà di scena il Benevento. Ma con chi ce l'ha De Canio? Chi è che non ha tenuto «considerazione» per gli azzurri? «Chi avrebbe dovuto e non l'ha fatto», replica l'allenatore, puntando in alto, sino alla Lega, ma, è un'impressione, non risparmiando neppure chi è assai più vicino a lui ed alla squadra. «Affrontare il Siena su un campo pesante e gia utilizzato il giorno prima sarà per noi un ulteriore handicap, ma - dice De Canio - dovremo affrontare e superare pure questo». Di diverso avviso, invece, Pavarese, il quale, pur senza portare per questa divergenza De Canio in tribunale - cosa ormai abituale in società - è convinto che giocare oggi oppure a fine gennaio non fa alcuna differenza. «L'unico rammarico - dice il diggì - è che sia il Napoli che la Salernitana sono in buona forma e avrebbero dato vita ad una bella e combattuta gara. Comunque - afferma - anche a fine gennaio il derby sarà sempre il derby».

Primo round in tribunale: Ferlaino in Lussemburgo

Appuntamento a Città del Lussemburgo. Ferlaino (nella foto in basso), che è lì già da ieri, infatti, consegnerà stamane in tribunale la sua richiesta di sequestro dell'intero pacchetto azionario della Napoli S. A.: sarà questa la risposta a quell'improvviso ed inatteso trasferimento di quote che ha portato nelle mani di Corbelli l'intera proprietà del club. Al di là della consegna degli atti stamane non si dovrebbe andare, tant'è che Corbelli potrebbe rinunciare al viaggio, facendosi rappresentare dal legale. Generalmente brevi, i tempi della giustizia lussemburghese stavolta potrebbero essere appena allungati dalle festività di Natale e Capodanno.

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