«Eravamo al ristorante, io e il mio compagno abbiamo chiesto di accendere la tv, stavamo seguendo le prime fasi sul cellulare. poi siamo riusciti a goderci il trionfo in diretta. Abbiamo monopolizzato la
sala ma la cosa più carina è che molti clienti si sono appassionati subito, chiedendoci tanti particolari e spiegazioni». Sono le parole di Antonietta Di Martino, l'atleta di Cava de' Tirreni che, intervistata da "La Città", ha commentato le imprese di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs che, domenica scorsa, hanno conquistato le medaglie d'oro alle Olimpiadi di Tokyo nel salto in alto e nei 100 metri.

La Di Martino fiutava l'impresa del collega Tamberi: «Da Gianmarco mi aspettavo una medaglia dopo il brutto infortunio alla caviglia. Sono davvero contenta per come è finita, anche per l'oro condiviso con Mutaz Essa Barshim, due amici con lo stesso infortunio e una carriera parallela, sembrava il copione di un film».

Per quanto riguarda l'uomo più veloce del mondo, invece, la sensazione di poter realizzare l'inopinabile si è balenata dopo la semifinale: «Si vedeva che Jacobs stava bene: dopo aver raggiunto la velocità più alta, l'oro non era più così impensabile. La speranza è che questa domenica di gloria possa avvicinare tanti ragazzini all'atletica leggera».