Economia e TurismoDe Canio si mostra sempre scettico

De Canio si mostra sempre scettico

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 16 ottobre 2001 00:00:00

Non provate a dire a De Canio che, prossimamente, il calendario agevolerà il Napoli, che giocherà in casa tre delle prossime quattro partite (compreso il recupero col Vicenza). Non provateci perché avreste una risposta al di fuori di quanto tutti ritengono logico: chi gioca in casa, sulla carta, è favorito dal pronostico. «Il calendario non ci dà una mano per svariati motivi - dice De Canio, nella foto in alto - Innanzitutto perché in serie B niente è scontato: puoi giocare in casa e perdere. E poi, come si può parlare di calendario favorevole, dovendo affrontare prossimamente due tra le più autorevoli candidate alla serie A, Sampdoria e Vicenza? Ancora, attualmente il Napoli è più bravo nelle ripartenze che nell'imporre il proprio gioco». Due vittorie consecutive dopo un punto in quattro partite. Cosa è cambiato? «È solo la continuazione del lavoro che abbiamo iniziato a Brusson, l'estate scorsa. Gli ultimi risultati ci appagano; in precedenza, però, tranne che a Modena, con Ancona ed Empoli non avevamo demeritato». Quali i meriti di De Canio? «I meriti sono della squadra. Io posso soltanto averle dato un migliore equilibrio». Nove punti dei dieci conquistati il Napoli li ha presi fuori casa... «... semplice, perché al San Paolo abbiamo giocato solo con l'Ancona e col Cagliari a Cava de' Tirreni. La squadra raccoglie quanto ha seminato. Potrà fare meglio quando avrà un organico più completo». Quale è la principale caratteristica di questa squadra? «Più che ad imporre il proprio gioco, il Napoli, per ora, è più bravo nelle ripartenze». Molti i complimenti a De Canio per aver avuto il coraggio di lasciare fuori i nazionali. «Niente di particolare... Per me non esistono calciatori intoccabili. Il lavoro settimanale viene premiato. Non ho preferenze né pregiudizi. Le beghe e le chiacchiere non mi toccano». Caruso, Bigica, Graffiedi (quest'ultimo nella foto al centro): gente che ha saputo trovare l'orgoglio di riscattarsi dopo gravi problemi fisici. «Hanno tutti l'entusiasmo di chi vuole rifarsi e sfruttano le occasioni che gli vengono porte. Sono reduci da infortuni, ma è gente motivata, come Magoni, che è ancora amareggiato per la retrocessione in B e vuole ritornare in A». È un Napoli che punta sui giovani: Floro Flores, Montezine, Graffiedi... «... è un Napoli che può e deve dare di più. I giovani li seguo con attenzione, ma se a Padova avessimo avuto più esperienza in campo, avremmo segnato qualche gol in più e corso qualche pericolo in meno nella nostra area». Un giudizio su Montezine (nella foto in basso). «Non è una scoperta. È l'unico calciatore che avevo richiesto alla società e ho avuto. Ha numeri per migliorare». Lei resta sempre dell'avviso che questo Napoli è da rinforzare? «Io resto dell'avviso che questo Napoli è una squadra da integrare in quanto non è omogenea. Se stanno arrivando certi risultati, questo va ad esclusivo merito dei ragazzi, che si stanno impegnando al massimo, che stanno facendo grossi sacrifici. Ecco perché io invito tutti a stare vicini alla squadra».

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