Economia e TurismoCurva Sud "Catello Mari" assente alla prima della Cavese: «Le restrizioni non ci permettono di poter vivere gli spalti nel modo in cui vorremmo»

Cava de' Tirreni, Cavese, sport, calcio, ultras

Curva Sud "Catello Mari" assente alla prima della Cavese: «Le restrizioni non ci permettono di poter vivere gli spalti nel modo in cui vorremmo»

«L'appuntamento per tutti è domenica 19 settembre alle 11:00 in villa Vecchia per trasmettere carica e passione a chi in campo dovrà dare l'anima per la maglietta blufoncè che per noi è essenza di vita!»

Inserito da (redazioneip), venerdì 17 settembre 2021 09:17:43

Domenica scorsa, con la gara di Coppa Italia contro il San Giorgio, ha preso il via la stagione della Cavese. In quell'occasione non è certamente passata inosservata l'assenza dai gradoni della Curva Sud "Catello Mari". Gli stessi ultras hanno voluto spiegare il motivo di questo, inaspettato, forfait, pubblicando, sulle pagine social dedicate alle squadra di Cava de' Tirreni, un lungo comunicato che riportiamo qui di seguito:

«Domenica scorsa, con la gara di Coppa Italia contro il San Giorgio, ha preso il via la stagione della nostra Cavese e sicuramente non sarà passata inosservata la nostra assenza dai gradoni della Curva Sud "Catello Mari". Sono in tanti a chiedercene il motivo, tanti innamorati come noi, della casacca biancoblu, ed è a loro che vogliamo rivolgerci.

Siamo consapevoli che ora più che mai la Cavese avrebbe bisogno del nostro sostegno ma allo stato attuale, per noi, NON esistono le condizioni per farlo.

Non è una decisione presa a cuor leggero e noi per primi vorremmo essere al fianco degli Aquilotti ma, pur consapevoli di dover conservare l'umiltà di una piccola piazza, dopo anni di battaglie a difesa del movimento Ultras, sentiamo di dover decidere con la nostra testa senza alcun condizionamento esterno.

Abbiamo un rispetto profondo per chi ha subito (o subisce tuttora) dolore e sofferenze causate dal Covid, l'abbiamo dimostrato più volte rimboccandoci le maniche per la nostra terra, presenti lì dove le istituzioni latitano. Allo stesso tempo, però, le limitazioni ancora troppo stringenti per quanto riguarda gli stadi italiani, non ci permettono di poter vivere gli spalti nel modo in cui vorremmo.

Per noi il tifo, l'aggregazione, la passione, sono valori di vitale importanza e da salvaguardare.

Nella nostra concezione, tutto questo non può essere soggetto a limiti o ad imposizioni. Lo stadio, e soprattutto la Curva, devono poter essere espressione libera della passione della gente, senza quello sgradevole sospetto che le istituzioni vogliano approfittare della situazione per poter calcare la mano della repressione, facendo leva su un costante stato di emergenza.

Dalle nostre parti, vige ancora una forte serietà quando si intraprende una strada... Come abbiamo ribadito sullo striscione affisso in Curva domenica scorsa (e prontamente rimosso dalie "solerti" forze dell'ordine prima della partita) la nostra NON E UNA RESA!

L'obiettivo è di tornare quanto prima al nostro posto per far ribollire di tifo e passione gli scalini della Sud ed anche se al momento non saremo sugli spalti, è fondamentale mantenere viva l'aggregazione e l'amore per i nostri colori, per la città e per il nostro credo.

Per questo, in occasione dell'esordio in campionato della nostra Cavese, chiamiamo a raccolta tutte le anime della tifoseria biancoblù, di ogni settore, di ogni comitiva, di ogni rione, di ogni frazione per dimostrare, ancora una volta, il senso di appartenenza e l'amore che fanno sentire forte la nostra voce.

L'appuntamento per tutti è domenica 19 settembre alle 11:00 in villa Vecchia per trasmettere carica e passione a chi in campo dovrà dare l'anima per la maglietta blufoncè che per noi è essenza di vita!

Ci auguriamo che non sia un momento episodico, ma una costante da portare avanti di partita in partita per rinsaldare l'orgoglio, l'unità e la forza del nostro tifo per risollevarci dai momenti più duri, così come è sempre stato nel tempo.

Perché la Cavese non sarà mai solo una squadra di calcio e non saranno né una retrocessione, nè una presidenza incompetente e presuntuosa, nè altre mille restrizioni, a privarci della fierezza di poter gridare: ALÈ CAVESE!».

Galleria Fotografica