Economia e TurismoContro la Samp il Napoli si affida agli 'operai'

Contro la Samp il Napoli si affida agli 'operai'

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 25 ottobre 2001 00:00:00

Napoli-Sampdoria è dietro l'angolo. Sarà derby tra ex blasonate, sarà strana partita di B tra squadre che un tempo hanno vinto il tricolore, sarà duello di filosofie di panchina tra De Canio e Bellotto. Sarà pure, forse soprattutto, un singolare gioco delle coppie: in maglia blucerchiata Luiso e Vasari, in maglia azzurra Magoni e Bigica. Sul fronte genovese gli uomini dal guizzo decisivo, su quello partenopeo gli operai del campo, quelli che cantano e portano la croce, che un posto da titolare sono costretti a sudarselo. Emiliano Bigica (nella foto in alto) ed Oscar Magoni: storie differenti, destino simile nel Napoli targato De Canio. Avventura personale iniziata in sordina per entrambi, poi le occasioni che arrivano e vengono trasformate in oro. C'è il loro zampino nelle ultime due trasferte vittoriose, c'è la costanza di un centrocampo da governare con metodicità: senza arretrare troppo, ma senza spingere esageratamente in avanti, cercando il corridoio giusto per lanciare gli attaccanti, ma provando contemporaneamente a chiudere il corridoio nel quale potrebbero infilarsi gli avversari. «Ora sono soddisfatto, so che l'allenatore "mi vede" ed è pronto a darmi spazio», sussurra Bigica, che dopo cinque partite viste dalla panchina ha centrato due presenze consecutive che hanno portato sei punti in classifica. Anche per Magoni convivere con la precarietà non è più un problema da tempo: «L'esperienza mi ha insegnato che non bisogna badare a quel che si sente dire in giro. L'unica cosa che conta, nel calcio, è l'impegno quotidiano e costante». E Magoni snocciola il rosario degli allenatori che ha avuto qui a Napoli e che gli hanno regalato spazio: «Ho giocato quando in panchina c'era Ulivieri, sono stato in campo quando è arrivato Novellino, anche con Zeman e Mondonico ho avuto spazi. Forse è una conferma di quel che penso: l'impegno quotidiano paga sempre». Magoni (nella foto al centro) non faceva parte del gruppo vincente della prima di campionato a Genova, era in campo la domenica successiva contro l'Ancona e fu messo fuori all'inizio della ripresa nell'umiliante notte di Modena. Poi fu in panchina a Empoli, prima di un tris di partite culminato con il doppio successo esterno. Insomma, nel gioco delle coppie di Napoli-Samp, la strana coppia azzurra è quella che ispira più simpatia: se non altro perché i due azzurri il loro posto se lo sono guadagnato a furia di sgomitare: «Ma non è giusto che sia un solo giocatore a salire alla ribalta - spiega Emiliano Bigica con filosofia - è normale che quando si vincono due partite di fila in trasferta, tutti i giocatori vengono considerati più bravi, magari decisivi. Io non so se è realmente così. So solo che in questo momento mi sento sereno, soddisfatto. Dopo aver giocato nella trasferta vittoriosa di Terni non avevo ancora questa serenità. L'ho trovata quando l'allenatore mi ha detto di andare in campo a Padova. È stato un segnale preciso che io ho recepito: è come se mi avesse detto "ho fiducia in te". Insomma, adesso anche se tornerò in panchina, lo farò con una certezza in più: De Canio (nella foto in basso) sa che posso essergli utile. E questo per me è importante». E magari, trovare un po' di spazio in questa squadra tornerà utile anche quando a fine anno Bigica dovrà rinnovare il contratto: «Certo che sarà importante. A giugno sarò svincolato, io ho voglia di continuare l'avventura col Napoli. Dimostrare che sono utile sarà importante».

Notiziario: Bielsa convoca Husain

Graffiedi continua gli allenamenti differenziati a causa di fastidi muscolari. Ancora fermi Villa e Moriero. Intanto dall'Argentina il ct Bielsa ha convocato Husain per la gara contro il Perù del 7 novembre.

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