Economia e TurismoCavese, sfatato il tabù "Lamberti"

Cavese, sfatato il tabù "Lamberti"

Inserito da (admin), giovedì 24 gennaio 2013 00:00:00

Dopo oltre un mese e mezzo la Cavese torna a vincere e dopo tre mesi, soprattutto, torna a festeggiare tre punti al “Simonetta Lamberti”. Un successo colto con il Ribera in ottica salvezza. Pur non giocando una gara appariscente dal punto di vista tecnico, la Cavese ha voluto questi tre punti. Ancora De Rosa, come 10 giorni addietro prima della sospensione, ha superato con un guizzo dei suoi una retroguardia siciliana che pareva sicura di non incassare nemmeno un gol.

Ai padroni di casa forse hanno portato fortuna anche gli ex in tribuna: Ezio Capuano, Alberto Urban, Raffaele Sergio e Pietro Santin come allenatori, oltre ai vecchi dirigenti del Città de la Cava. Rispetto alla partita sospesa per impraticabilità del campo lo scorso 13 gennaio, gli allenatori di Cavese e Ribera non confermano gli stessi undici di quella sfida, ma cambiano in gran parte per cercare di sorprendersi a vicenda.

Partono meglio i riberesi che, pur non andando molto frequentemente al tiro, mostrano di riuscire a contrastare bene a centrocampo e le fonti del gioco metelliano faticano a rifornire gli attaccanti. Al 30’ Chietti fa già scaldare il giovanissimo De Caro, che poi farà debuttare per sostituire l’acciaccato Magliano. La Cavese riesce a creare qualcosa in più verso la porta di Infantino: al 34’ Varriale tenta il gol di tacco, ma ci mette una pezza il difensore Licata, mentre al 40’ De Rosa con un tiro da fuori manca il bersaglio per un metro e mezzo.

Nel secondo tempo la Cavese continua ad attaccare ed all’8’ Temponi su calcio d’angolo mette alto il pallone di testa. Poi al 18’ Varriale, penetrando in area avversaria da sinistra, coglie il palo. Il gol arriva al 21’: Ercolano, mandato in campo da Chietti un minuto prima al posto di Varriale, lavora un pallone per De Rosa, che entra in area e scarica verso il secondo palo, dove Infantino non può nulla. La compagine di casa difende il risultato fino alla fine, rischiando al 31’ quando Casisa da fuori area costringe D’Antuono ad una grande parata, ma alla fine l’1-0 sarà anche il finale: così era 10 giorni prima e così evidentemente doveva essere. La Cavese può sperare nella salvezza.

Chietti elogia tutti: «Grande prova»

Per la Cavese quello di ieri è stato un successo fondamentale nella lotta per la salvezza: era importante ottenere tre punti. «Ai ragazzi avevo chiesto una partita di sacrificio - ha detto l’allenatore dei metelliani, Francesco Chietti - Quello che contava era vincere: c’era un po’ di tensione derivante dal fatto che tre giorni prima c’era stata una sconfitta non meritata. Sono contento del secondo tempo col Ribera: siamo entrati in campo con il giusto piglio. Devo fare i complimenti ai ragazzi, perché non è facile dopo tre giorni giocare su un terreno di gioco pesante. Questa vittoria è il giusto premio per il nostro impegno». La sostituzione di Varriale con Ercolano Chietti la commenta così: «Varriale stava entrando in palla, ma penso che per le condizioni del terreno di gioco non serviva più tecnica, ma più peso. Non è stata assolutamente una bocciatura». Come si è visto ultimamente, la Cavese si è schierata col 4-4-2. «Per come la squadra è strutturata, penso che sarà questo il modulo da adottare, anche se a Messina avevo cambiato qualcosa. Se le partite non si vincono, bisogna cercare di non perderle, specialmente in casa. Anche fuori casa, però, servono i punti. Può capitare nell’ultima mezz’ora di giocare con due arieti se si deve vincere».

Orlando Savarese

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