Economia e TurismoCavese, la speranza è nel "Sogno"

Cavese, la speranza è nel "Sogno"

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 20 maggio 2010 00:00:00

Salgono le quotazioni dell’azionariato popolare come soluzione ai problemi finanziari della Cavese. Tra i tanti nomi che circolano ed in attesa di novità circa le cordate che dovrebbero rilevare il pacchetto societario, ora nelle mani dell’Amministrazione comunale, avanza l’iniziativa “Sogno Cavese”.

Nell’incertezza generale e con i tifosi sempre più preoccupati, il progetto guidato da Rino Santin, indimenticabile allenatore aquilotto dei tempi d’oro della serie B, sta cercando di tenere alto il livello di attenzione ed al contempo di entusiasmo intorno alla squadra cittadina.

Il via ufficiale dovrebbe esserci venerdì 28 maggio. Testimonial d’eccezione ed uomo capace di svolgere il ruolo di garante in un’iniziativa molto ambiziosa, Rino Santin, che ha accolto da subito con passione e fiducia l’incarico attribuitogli. “Sono onorato del ruolo di testimonial di “Sogno Cavese” che mi è stato affidato. Appena mi hanno spiegato le finalità dell'iniziativa, mi sono fatto immediatamente coinvolgere”.

L’obiettivo è tenere accesa la speranza tra i tifosi e provare a salvare il salvabile grazie ad un gruppo di amici della Cavese, residenti sia in città che fuori, disposti a sacrificare un po’ di tempo libero ed un gruzzolo di soldi, con quote minime che variano tra i 100 ed i 200 euro più un acconto sull’abbonamento per la prossima stagione calcistica, per costruire basi solide con le quali dare man forte alla futura proprietà.

"Si tratta di un’iniziativa - spiega Santin - che vuole fare pressione su chi potrebbe e dovrebbe lavorare per una nuova società. Il nostro è un tentativo per richiamare intorno ad uno stesso tavolo quegli imprenditori che ancora amano la Cavese, oltre ai tifosi che hanno qualche piccola risorsa economica, per far continuare questo sogno che dura da più di 90 anni”.

Sul fronte istituzionale, intanto, il sindaco Marco Galdi si sta adoperando per cercare imprenditori disposti ad investire e non a speculare. Diversi i contatti avviati e registratisi in queste settimane, anche se finora improduttivi. La speranza è che alla fine una via d’uscita sarà trovata, anche perché, per stessa ammissione del primo cittadino, la sensazione è che vi sia molto interesse attorno alla Cavese.

D’altronde, i debiti societari non sono così elevati se rapportati a quelli di altre società come la Salernitana, il Real Marcianise, il Perugia, l’Alessandria ed il Figline, che alla pari della Cavese sono stati indicati dalla Covisoc come club a rischio per l'iscrizione al prossimo campionato. Alla squadra biancoblù "basterebbe", infatti, 1 milione di euro per garantirsi un futuro ancora in Prima Divisione.

Ai tifosi, dunque, non resta da fare altro che coltivare il "Sogno Cavese" e confidare in una pronta soluzione che possa spazzare presto le nubi addensatesi su questo maggio "tenebroso".

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