Economia e TurismoCavese, la grande beffa

Cavese, la grande beffa

Inserito da Salvo Sanfilippo - La Città (admin), lunedì 13 settembre 2010 00:00:00

Beffa atroce per la Cavese. A Gela la sconfitta è arrivata proprio all’ultimo secondo del minuto 94, con il direttore di gara ormai pronto a fischiare la fine delle ostilità. La rete di D’Anna ha causato lo sconforto dell’intero staff metelliano, che avrebbe meritato di tornare a casa con il risultato positivo. Evidentemente, Gela non porta bene alla Cavese, che già 5 stagioni fa patì la cocente delusione della mancata promozione in C1.

Moduli speculari: entrambi i tecnici schierano la squadra con il 4-3-3, ben quattro “under” tra le fila della formazione campana. L’inizio di gara è equilibrato, con un leggero predominio da parte della formazione di casa, con la Cavese però brava a difendersi con ordine e senza particolari affanni. I siciliani trovano comunque il gol del vantaggio al 18’. Calcio di punizione per il Gela per fallo di Alfano su Giardina. Il tiro franco di Cruciani non lascia scampo al portiere Pane, immobile nell’ammirare la traiettoria vincente. Lo svantaggio non scoraggia gli ospiti ed al 30’ una bella conclusione di Ciano scalda i guantoni al portiere di casa. Quella del giovane attaccante di proprietá del Napoli è soltanto la prova generale per il gol del pareggio, che arriva 5 minuti dopo. C’è un calcio di punizione per la Cavese per un fallo commesso da Cardinale su Bernardo, Ciano scavalca la barriera e beffa Nordi.

Nella ripresa il Gela inizia ad aumentare l’intensità dei propri attacchi. Già al 2’ i padroni di casa avrebbero trovato la via della rete con Docente, gol annullato dalla terna arbitrale per un tocco di mano dello stesso Docente, ammonito per il fallo. Dopo 5 minuti, Bigazzi mette lo scompiglio all’interno dell’area di rigore campana, ma il suo tiro-cross non trova nessun compagno pronto alla deviazione. La Cavese arretra pericolosamente il proprio baricentro, il Gela reclama un rigore per un tocco in area su cross di Docente, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. Il tempo passa, i metelliani stringono i denti. Al 43’ Turienzo potrebbe addirittura fare il colpo grosso, ma Nordi respinge con i pugni il suo tentativo. Poi, al 49’, arriva la mazzata finale. D’Anna trova di piattone lo spiraglio giusto, lo stadio impazzisce di gioia e la Cavese crolla nello sconforto, tornando a casa con una sconfitta tanto dolorosa quanto immeritata per quello che la formazione metelliana aveva fatto vedere sul rettangolo verde.

Rossi: «Una mazzata incredibile, adesso ci gira tutto male»

Certe sconfitte lasciano il segno ed una delusione profonda. A provare tutta l’amarezza del caso è il tecnico della Cavese, Marco Rossi. «Sono profondamente arrabbiato - dichiara in sala stampa - ed è inevitabile che sia così. Non mi ha fatto certo piacere prendere quel gol dal Gela, soprattutto in quel modo ed a così poco dalla fine. Avremmo meritato di tornare a casa con un risultato positivo, invece mi ritrovo qui a commentare una sconfitta incredibile». Al di là del risultato, il tecnico si dice soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori. «Ai ragazzi non posso dire nulla, perché hanno giocato come dovevano, fatta eccezione per la distrazione finale. Più che altro è stata sfortuna. Ecco, io raramente mi appello agli episodi, però mi farebbe piacere dover commentare qualche volta degli episodi a favore della Cavese. Invece, il fato non sembra volerci aiutare in questo inizio di stagione».

Grande delusione in casa metelliana, diversa la situazione ovviamente per l’allenatore del Gela, Nicola Provenza, che analizza così la gara: «E’ stata una partita sofferta, ma del resto non riuscirei ad immaginare partite senza questa intensità. Il primo tempo è stato equilibrato, caratterizzato dai due calci piazzati. Negli spogliatoi ho detto ai giocatori di tenere il campo con una certa continuità, anche se non c’è stata brillantezza nel gioco, per provare a vincere la partita». Probabilmente, il cambio del modulo tattico nel secondo tempo è stato la chiave di volta della partita. «In effetti è così - spiega Provenza - siamo passati dal 4-3-3 del primo tempo al 4-4-2 della seconda frazione di gioco per avere maggiore profondità in attacco, con Stamilla più avanti e con Bigazzi pronto a saltare il diretto avversario. Questa soluzione ci ha permesso di avere un assetto tattico in grado di arginare meglio le ripartenze della Cavese, con Schetter e Ciano che avevano fatto bene la settimana prima nella partita contro la Nocerina».

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