Economia e TurismoCavese, derby amaro

Cavese, derby amaro

Inserito da (admin), lunedì 15 novembre 2010 00:00:00

Si interrompe la striscia positiva della Cavese, che perde di misura al “Santa Colomba” il derby con il Benevento. La squadra di Rossi si ritrova così all’ultimo posto in classifica a quota 11 punti, a braccetto con Viareggio e Barletta. Giornata particolare per il presidente Giuseppe Spatola, che tornava nello stadio dove aveva sfiorato la cadetteria qualche anno fa, proprio con i sanniti. Azzerato l’amarcord ed i ricordi più o meno recenti, il derby è stato onorato fino in fondo. La gara è stata vibrante, a tratti anche bella, per merito di una Cavese che una volta subito lo svantaggio ha attaccato con grande continuità, scoprendosi fin troppo e rischiando di beccare più volte il raddoppio.

Probabilmente, però, sono stati gli infortuni il vero fattore del match: i biancoblù hanno perso tre giocatori per acciacchi vari e mister Rossi ha dovuto più volte ridisegnare l’assetto di una squadra che ha finito per andare in confusione. Michele Ciano si è ritrovato tutto il peso di Zito sulla sua spalla ed ha abbandonato il campo, stessa sorte per Pagano e capitan Schetter che hanno accusato problemi muscolari e sono usciti prima del triplice fischio finale. Nonostante ciò, la Cavese è stata in partita fino all’ultimo istante, quando ha protestato per non essere riuscita a battere un calcio piazzato da buona posizione perché il tempo era scaduto.

Il risultato si è sbloccato al primo affondo, col capitano giallorosso Clemente che ha battuto Botticella con un forte diagonale dopo una spizzata di Evacuo su cross dalla sinistra di Palermo. La Cavese ha prontamente reagito, collezionando diversi corner. Michele Ciano ci ha provato due volte dal limite, ma ha prima mirato alto, poi ha trovato una deviazione di Aldegani. Ottima la spinta di Schetter a destra, un po’ avulso dal gioco, invece, l’altro attaccante esterno, Bernardo, mentre Camillo Ciano ha giocato, almeno nel primo tempo, troppo lontano dalla porta avversaria. Con l’infortunio di Michele Ciano, Bacchiocchi è arretrato a destra sulla linea dei difensori e Citro si è piazzato in mezzo al campo.

Altra variazione ad inizio ripresa, con Schetter a sinistra e Bernardo che ha fatto il percorso inverso, ma nemmeno il tempo di tastare i risultati che il capitano ha alzato bandiera bianca dopo uno scatto, evidentemente per problemi muscolari. I sanniti hanno legittimato il successo, con Evacuo che in tre occasioni ha graziato Botticella, comunque attento, ed in una ha colpito la traversa. La Cavese ci ha provato prima con l’ingresso di Turienzo - impalpabile la sua prova - e nel finale con Cipriani dirottato in attacco, ma con risultati scadenti.

Rossi amareggiato: «I cambi forzati mi hanno impedito di gestire la gara»

Si ferma a quattro la serie positiva della Cavese, interrotta da un Benevento con i cerotti, ma tremendamente cinico. La sconfitta lascia un po’ di magone al tecnico dei metelliani, Marco Rossi, amareggiato non certo dalla prova offerta dai suoi ragazzi, ma dai tre infortuni che non gli hanno permesso di gestire la gara come avrebbe voluto: «Nel primo tempo la partita l’ha fatta la Cavese - afferma Rossi a fine partita - mentre il Benevento è stato bravo a sfruttare uno dei nostri pochi errori. I padroni di casa hanno poi costruito la loro gara sulla rete messa a segno da Clemente, giocando principalmente di rimessa nella ripresa, quando inevitabilmente ci siamo allungati. Non ho nulla da rimproverare alla mia squadra, che ha dato tutto quello che aveva, uscendo a testa alta da un campo difficile, contro un organico allestito per andare in serie B. Certo, tutto si può dire tranne che siamo stati fortunati, perché operare tre cambi obbligati non mi ha consentito di gestire la gara come avrei voluto. Nella ripresa i problemi accusati da Schetter, Ciano e Pagano mi hanno costretto ad effettuare scelte forzate ed anche l’arbitro ci ha messo del suo, fischiando tutto contro la Cavese, soprattutto nei momenti cruciali del match. Emblematico in questo senso la mancata possibilità di battere l’ultimo calcio di punizione che avevamo conquistato. Non è nel mio stile accampare scuse, ma la gestione della partita del signor Santonocito non mi ha convinto».

Spedito in anticipo negli spogliatoi per proteste, il tecnico degli aquilotti ci tiene a precisare di non aver detto nulla di offensivo in occasione del suo allontanamento, avvenuto a metà ripresa: «Ho solo detto in maniera civile e pacata al guardalinee, senza alcuna offesa, di non condividere una sua decisione e per tutta risposta l’arbitro, su indicazione del suo collaboratore, mi ha detto di uscire dal campo».

Il capocannoniere del girone, Camillo Ciano, non ha disputato la sua migliore partita, ma il bomber partenopeo trova l’assoluzione del proprio tecnico, che ne esalta le doti balistiche e la capacità di essere sempre letale: «Ciano ha delle qualità nel calciare superiori alla media - afferma Rossi - e può starci che in qualche occasione viva un po’ ai margini della partita. E’ un ragazzo molto giovane ed ha bisogno di fare esperienza, ma è quel tipo di giocatore che può in ogni istante risolvere le gare. In questo caso, però, non ha nemmeno avuto grosse occasioni per poter far male, anche perché il Benevento in difesa è stato perfetto».

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