«Figlio di questa città, in campo e fuori hai portato la nostra mentalità. Claudio De Rosa uno di noi»: questo il testo dello striscione apparso ieri mattina a Cava dei Terreni che suona come un addio tra la Cavese e il suo capitano, il bomber Claudio De Rosa.

Con i suoi gol ed il suo carisma e senso di appartenenza ha trascinato per anni i metelliani e con la tifoseria si è creato un rapporto simbiotico fatto di onestà e stima reciproca. Lui, cavese doc, appartenente a una famiglia che l'aquilotto ce l'ha tatuato sul cuore. La Cavese un affare di famiglia: suo padre e i suoi fratelli, infatti, prima di lui avevano militato nel club metelliano.

Sul bomber classe 1981 si stanno fiondando diverse società, tra cui il Potenza in serie D, ma l'esigenza del calciatore di non allontanarsi dalla Campania potrebbe portarlo a sposare un ambizioso progetto anche in Eccellenza.

Anche il Costa d'Amalfi del neopresidente Sal De Riso che militerà nel campionato di Promozione, accarezza il dolce sogno. I costieri costruirebbero la nuova squadra intorno a De Rosa, con l'obiettivo del salto di categoria.