Economia e TurismoAquilotto, ecco il "Tanimi pensiero"

Aquilotto, ecco il "Tanimi pensiero"

Inserito da (admin), giovedì 10 maggio 2012 00:00:00

A poche settimane dalla conclusione del campionato di Terza Categoria, con la vittoria ormai in tasca, il Presidente dell’Aquilotto Cavese, Riccardo Tanimi, affida al sito ufficiale della società i suoi pensieri sulla stagione ormai agli sgoccioli e sulle vicende che hanno visto coinvolta la neonata società metelliana in questi mesi, cercando ancora una volta di stemperare le polemiche ed abbassare i toni.

Presidente, con l’ormai probabile vittoria a tavolino contro il Capaccio Capoluogo, l’Aquilotto Cavese vincerà matematicamente il girone C di Terza Categoria. Una vittoria che arriva con 3 partite di anticipo e battendo il record assoluto di punti in questa categoria (60, totalizzati dalla Scafatese nella scorsa stagione).
Una stagione da record sul piano calcistico e tecnico. La squadra ha dimostrato sul campo che il proprio valore è assolutamente superiore, ma lo sapevamo già dall’inizio. I ragazzi si sono calati con grande umiltà in questa realtà perché credono nel nostro progetto, così come ci crede lo staff tecnico, che reputo tra i più qualificati della Campania. Certamente era difficile trovare motivazioni, per questo l’obiettivo era fin da subito quello di raggiungere numeri importanti. Abbiamo superato ad oggi i 150 gol realizzati, ne abbiamo subiti solo 3, il primo dei quali dopo oltre 850’ di imbattibilità. Sono andati a segno tanti calciatori ed il nostro marcatore principale, Perna, ha superato i 30 gol. Spesso siamo andati in doppia cifra nelle partite, sia in casa che fuori. Insomma, i numeri dimostrano la forza d’urto di questo gruppo, le cui qualità sono state confermate anche durante le amichevoli che abbiamo disputato contro formazioni che militano in Eccellenza e Promozione e puntiamo a giocarne altre da qui a fine mese.

Campionato vinto: quali sono le prospettive per la prossima stagione?
Abbiamo un progetto importante, molto ben strutturato, che abbiamo presentato a diversi imprenditori che ne hanno apprezzato i principi. Siamo aperti a chiunque abbia voglia di fare calcio come lo intendiamo noi e che voglia, dunque, sposare il nostro progetto. Pur avendo calciatori giovani e di alto profilo, siamo una società sana e senza debiti e vogliamo crescere. Andiamo avanti con questi calciatori e questo staff tecnico, che sono garanzia di ottima programmazione e risultati. Certamente non faremo la Seconda Categoria…

Cosa ci dice in merito all’auspicata “unione” per avere una sola squadra?
Per mesi ci siamo prodigati nel creare le condizioni perché si potessero unire i progetti con altre realtà cittadine, anche proponendo - con la dicitura “Verso una UNIONE SPORTIVA CAVESE 1919”, nel tentativo di rievocare la nostra storia - un calendario di incontri con le altre compagini. Tuttavia, pur nel rispetto delle scelte e dei convincimenti altrui e della reciproca diversità di vedute sul modo di fare calcio, non si ravvisano i presupposti per un’unione, quindi abbiamo deciso di proseguire per la nostra strada. D’altronde, ci sono imprenditori molto seri sempre più interessati al nostro progetto e che si stanno avvicinando in maniera decisiva.

Si sta discutendo ultimamente sul “vero nome” di Aquilotto Cavese.
Le Norme federali (art. 17 delle NOIF, ndr) dicono che la denominazione sociale risulta dall’atto di affiliazione. E sin dall’atto di affiliazione noi siamo “Aquilotto Cavese”. Dunque, non vedo il problema. Per essere più precisi, la nostra denominazione è questa da Statuto; siamo registrati presso gli enti competenti con questo nome e con questo nome, in data 13 settembre 2011, abbiamo fatto richiesta di affiliazione alla F.I.G.C. ed alla Lega Dilettanti, puntualmente accettata. Tutti i comunicati ufficiali della F.I.G.C. ci hanno denominato, sino ad ora, come “Aquilotto Cavese”, quindi non c’è alcun “peccato originale”. Noi non abbiamo mai preso in giro nessuno, ci spiace, ma non è nostro costume.

Sì, ma pare che in realtà ultimamente la denominazione, presso gli organi competenti, sia “Alfa Cavese”.
Anche io ho letto, sul sito della Lega Nazionale Dilettanti. Nel leggere la scheda anagrafica “incriminata”, che riporta il nome Alfa Cavese, con il sottoscritto Presidente e “Cava de’ Tirreni” come città di riferimento, ho rilevato che presenta diverse inesattezze nelle altre voci; ad esempio, “Campo Virtuale” come campo di gioco, l’indirizzo della sede della Lega Dilettanti come indirizzo dell’impianto. Insomma, una scheda incompleta, che evidentemente ha riscontrato problemi in fase di compilazione. Nulla di più. Non c’è un mutamento della denominazione sociale, né i soci si sono riuniti in assemblea, come prevede la normativa, per deliberarlo e sottoporlo all’attenzione della Federazione. E spero che, con questo, la questione sia definitivamente chiusa.

Quindi, secondo lei le polemiche non hanno senso?
Attualmente, credo che ci siano poche cose che abbiano senso e che, nella nostra città, si trovi spunto per polemizzare su tutto, soprattutto se ci siamo di mezzo noi, una misera Terza Categoria che pare conti più di una C1 per i destini di Cava calcistica. Comunque, questa è la spiegazione che dovevamo, esclusivamente, a chi ci segue e ci sostiene, il resto non è attualmente di nostra competenza.

A cosa si riferisce?
Come noto, durante una riunione di 3 settimane fa con altre realtà calcistiche cittadine e con la tifoseria organizzata, Aquilotto Cavese si è chiamata fuori dalle trattative per l’unione, rinunciando al momento ad ambire al ruolo di prima squadra cittadina, che abbia l’onore e l’onere di provare, agli occhi dei tifosi, a raccogliere l’eredità della vecchia Cavese. E’ chiaro, per il venir meno di tanti fattori, da una buona parte della tifoseria al nostro fianco alla continuità con la S.S. Cavese 1919 srl, che la situazione da settembre ad oggi è mutata. Ne prendiamo atto ed a breve saranno presi gli opportuni provvedimenti, dopo il già avvenuto spostamento dal “Lamberti” al “Desiderio” di Pregiato.

Può essere più chiaro?
Non siamo abituati ad usurpare simboli e date di una storia che pure ci appartiene, in quanto tifosi della Cavese, come tutti gli altri. Per fare un semplice esempio, a differenza di settembre, attualmente il 1919 non ha più senso nel nostro simbolo, alla luce anche dell’ultimo incontro avutosi. Spero di essere chiaro: non abbiamo al momento altra pretesa che rappresentare noi stessi e la nostra storia personale. Così come sono chiaro nel dire che, se questo è il prezzo da pagare per andare avanti coerentemente con il nostro modo di intendere e fare calcio, lo paghiamo ben volentieri.

Un ultimo pensiero del Presidente Tanimi.
Ho letto su internet numerosi commenti anche offensivi e diffamatori nei confronti di Aquilotto Cavese e dell’Associazione Sogno Cavese, socio attivo e leale dell’Aquilotto, un gruppo di persone eccezionali, senza il quale io, come più volte dichiarato, non farò mai calcio a Cava. Non capisco davvero questo atteggiamento, anche perché si usa internet come strumento di rottura, alimentando divisioni ed astio. Siamo aperti a dare qualsiasi tipo di informazione e di spiegazione, su qualsiasi argomento, a chiunque ce lo venisse a chiedere, cosa che abbiamo sempre fatto anche in passato, perché non abbiamo nulla da nascondere. Pertanto, visti i toni, abbiamo già dato mandato ai nostri legali per le opportune azioni a tutela del nostro decoro e della nostra reputazione. Forse non capiamo nulla di calcio, forse meritiamo la Terza Categoria a vita, ma siamo delle persone perbene e disinteressate e non saremo più disposti a tollerare accuse gratuite ed infamanti da parte di chicchessia.

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