Economia e TurismoAndrea Rispoli, il terzino di Cava si sfoga: «È stata calpestata la dignità di Palermo»

Andrea Rispoli, il terzino di Cava si sfoga: «È stata calpestata la dignità di Palermo»

Inserito da (redazioneip), martedì 2 luglio 2019 15:09:30

Dopo quattro anni e mezzo di militanza, Andrea Rispoli saluta il Palermo Calcio. Il terzino originario di Cava de' Tirreni, infatti, ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza con i rosanero ed è pronto ad una nuova avventura calcistica con il Lecce. Rispoli è rimasto molto legato alla città siciliana, ma nell'intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport" ha utilizzato parole dure verso i vertici dirigenziali della società di Viale del Fante.

Il Palermo, ricordiamo, è ad un passo dalla Serie D dopo la mancata iscrizione nel campionato di Serie B. Due giorni fa, la Sporting Network, società riconducibile al direttore finanziario di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo, che detiene la proprietà del Palermo, ha inoltrato una richiesta ufficiale alla Federcalcio, alla Lega e alla Covisoc per fare chiarezza sulla posizione della società.

In attesa di conoscere il destino del Palermo, Rispoli ha tracciato un bilancio dell'ultima turbolenta annata del club, tra vicissitudini sul campo ed extra-campo: «Questa società ci ha aveva perfino chiesto un aiuto per dare un futuro roseo alla squadra, dandoci rassicurazioni non corrisposte a fatti. Avevano preso Marino, tecnico importante, avrebbe fatto bene. Poi, invece non hanno nemmeno iscritto la squadra. È stata calpestata la dignità di una città e dei dipendenti della società. Abbiamo vissuto qualcosa di surreale, con cambi di allenatori, d.s. e di proprietà, abbiamo toccato il fondo. Mi dispiace per i palermitani, per la città dove ho deciso di vivere, ma sono convinto che ci si rialzerà più forti di prima».

«Ho sempre dato il massimo, ho fatto stagioni importanti - conclude Rispoli - Zamparini all'inizio di questa stagione mi ha pure proposto un rinnovo che andava approfondito meglio, ma avvertivo l'assenza di un progetto serio. Le mie sensazioni hanno trovato conferma. Quest'anno ho giocato poco, probabilmente perché ero in scadenza. Dopo due stagioni in Serie A e una in Serie B da protagonista, hanno fatto altre considerazioni».

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