Cronaca«Vuole farmaci salvavita? Non è possibile, lei è già morta...!»

«Vuole farmaci salvavita? Non è possibile, lei è già morta...!»

Inserito da (admin), mercoledì 14 ottobre 2015 00:00:00

Sembra una sceneggiatura di una telenovela, ma di fatto è realmente accaduto. Ieri, martedì 13 ottobre 2015, intorno alle 12.30, la signora Maria R. dalla frazione di Santa Lucia di Cava de’ Tirreni si è recata presso il proprio medico di base, detto anche di famiglia o curante (chiamatelo come volete, ma che qui non citiamo), per richiedere la prescrizione di alcuni farmaci, essenziali per la madre 92enne, allettata da anni: la signora Manuela P.

Il sanitario, attivato il personal computer, dalla pagina relativa alla beneficiaria dei farmaci ha constatato, con somma meraviglia anche della signora Maria R., che Manuela P. risultava deceduta il 1° ottobre 2015, per cui i farmaci non potevano essere richiesti. A nulla sono valse le rimostranze della giovane Maria R., visto che il sistema telematico non consentiva alcuna operazione a favore dell’anziana Manuela P.

Si dà atto che Manuela P. dal 2 al 9 ottobre 2015 è stata ricoverata presso il Reparto di Medicina dell’Ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, per cui come poteva essere deceduta il giorno precedente il suo ingresso in ospedale? Il medico curante ha riferito alla “malcapitata” che i dati gli erano stati comunicati dall’A.S.L. di competenza, con un mensile tabulato, nel quale sono riportati i dati anagrafici dei pazienti deceduti, di quelli trasferitisi di residenza e degli affidati ad altri medici di base.

Alla signora Maria R. non è rimasto che portarsi presso l’Anagrafe del Comune di Cava de’ Tirreni e richiedere il rilascio di un certificato di “esistenza in vita” della Manuela P., per poi esibirlo al Distretto Sanitario dell’A.S.L. di Via Antonio Gramsci. Il tutto con marca da bollo di € 14.62. Ottenuto il certificato, la giovane donna si è portata presso l’indicata A.S.L., ma ivi giunta le è stato riferito che l’errore o “scambio di persona” era da attribuire all’Agenzia delle Entrate, mittente dei dati relativi al “fasullo” decesso della signora Manuela P.

Un’odissea, potremmo aggiungere, che solo in Italia può accadere nel XXI secolo, ma che è realmente accaduta. Ora la signora Maria R. o chi per lei si dovrà portare presso l’Agenzia delle Entrate, auspicando di risolvere il suo inaccettabile, assurdo, inimmaginabile problema, mentre sua madre, necessitando di medicinali salvavita, sarebbe rimasta senza alcuna assistenza farmacologica se la figlia non avesse provveduto, a proprie spese, ad acquistare gli essenziali farmaci.

Meditiamo gente: oggi più che mai ci possiamo trovare fra i trapassati senza neanche saperlo, con tutte le conseguenze che ne conseguono!

Livio Trapanese

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