CronacaVoti in cambio di favori a Cava: Sorrentino parla dei rapporti tra Polichetti e Zullo

Cava de' Tirreni, politica, camorra, processo

Voti in cambio di favori a Cava: Sorrentino parla dei rapporti tra Polichetti e Zullo

Il collaboratore di giustizia, giovedì scorso, ha parlato di Polichetti, ex vice sindaco di Cava de' Tirreni, e di Dante Zullo

Inserito da (redazioneip), sabato 15 febbraio 2020 09:31:17

Prosegue il processo sul presunto scambio di voti in cambio di favori a Cava de' Tirreni. Sulla vicenda, nella quale sono coinvolti Enrico Polichetti ed il clan della camorra degli Zullo, è intervenuto, giovedì scorso, il collaboratore di giustizia Giovanni Sorrentino.

Come riporta il quotidiano "Il Mattino", Sorrentino ha parlato di Polichetti, ex vice sindaco di Cava de' Tirreni, e di Dante Zullo. In passato, secondo Sorrentino, Polichetti avrebbe incontrato in più occasioni Zullo ed esponenti della sua famiglia, dai quali potrebbe aver ricevuto appoggio alle ultime elezioni amministrative. Più in particolare, Polichetti avrebbe accettato l'aiuto di Zullo e del gruppo camorristico per procurarsi voti alle elezioni del 2015, quando era candidato al consiglio comunale di Cava. E Zullo si sarebbe prestato all'operazione perché sperava in favori e lavori. Secondo la Dia, che ha svolto le indagini per conto della Direzione Distrettuale Antimafia, Polichetti avrebbe agevolato la famiglia Zullo almeno nelle iniziative riguardanti la festa della pizza.

Nell'ultimo colloquio, avvenuto giovedì scorso, Sorrentino ha dichiarato: «Ho accompagnato una sola volta Dante Zullo a chiedere voti. Andammo in un forno a Santa Lucia, disse di votare Enrico Polichetti. Non vi fu alcuna intimidazione, c'era un clima di serenità».

Poi prosegue: «Dopo il primo incontro tra Dante Zullo, Polichetti e Antonio Santoriello nel 2015, alla scuderia la presenza di Polichetti era fissa. Disse che se eletto, avrebbe rappresentato una presenza amica. Pensava ad una cooperativa per ex detenuti per prendere appalti di ristrutturazione dal Comune. Dove serviva la manovalanza, dovevano starci loro. A Dante Zullo la cosa andava bene».

Sorrentino ha poi aggiunto: «Non furono mai specificati i favori che Polichetti avrebbe dovuto fare se eletto. Non sapevo come venivano chiesti i voti per lui».

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