CronacaTentata violenza, la minorenne conferma tutto

Tentata violenza, la minorenne conferma tutto

Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 14 marzo 2003 00:00:00

Ascoltata in un'aula bunker la 17enne che ha accusato il padre della sua vicina di casa di tentata violenza. L'udienza, che si è svolta rigorosamente a porte chiuse, è servita come audizione del teste chiave dell'intero processo a carico dell'operaio cavese V. R. Ieri mattina, la giovane, all'epoca dei fatti appena 13enne, è comparsa dinanzi al collegio giudicante della II Sezione penale del Tribunale di Salerno (presieduto dal giudice D'Apice) e dinanzi al pubblico ministero Angelo Frattini. La ragazza (assistita dall'avvocato Paride Annunziata, dello studio legale Di Vito di Nocera Inferiore) ha ripetuto ai giudici quanto accaduto nell'aprile e maggio del '99. L'aula è rimasta chiusa per tutta la durata della deposizione. Questa misura di protezione della minore è stata decisa dallo stesso collegio giudicante, su richiesta dei genitori della parte offesa. Lontana da sguardi indiscreti e dal confronto diretto con il suo presunto aggressore, la ragazza avrebbe ricostruito la triste esperienza, vissuta quattro anni prima nell'appartamento della sua amica e vicina di casa. Secondo la confessione della giovane, raccolta nei fascicoli dell'inchiesta, i fatti si sarebbero verificati tra l'aprile ed il maggio del 1999. Teatro della terribile vicenda è la frazione di Santa Lucia. In un vecchio palazzo abitano la famiglia della ragazza, allora 13enne, e quella dell'operaio. L'uomo, suo vicino di casa, è conosciuto dalla famiglia della giovinetta, anche perché ha una figlia della sua stessa età. Le due ragazzine sono amiche e spesso si frequentano, trascorrendo molte ore del pomeriggio insieme. Stando alle parole della presunta vittima, in quelle ore l'uomo le avrebbe rivolto attenzioni particolari, sfociate in tre episodi di tentata violenza. Nei primi tempi la piccola avrebbe taciuto. Poi, presa dallo sconforto, avrebbe rivelato i particolari di quei pomeriggi prima ad un'amica, poi alla sua professoressa delle medie ed infine alla nonna. Una volta informati i genitori, è scattata la denuncia e la conseguente apertura di un'inchiesta. Il dicembre scorso c'è stata la prima udienza dibattimentale dinanzi alla II Sezione penale, svoltasi (per volere dei genitori della ragazza) a porte chiuse. Ieri la minore, che ha compiuto da poco 17 anni, ha ripetuto il suo racconto, di nuovo in aula chiusa. Lui, V. R., operaio di Santa Lucia, continua a respingere quelle accuse, che considera infamanti, e professa la sua totale innocenza rispetto al racconto scabroso, che per ora gli è costato la pesante imputazione di tentata violenza carnale. Martedì prossimo, data in cui è stata fissata la prossima udienza, sarà celebrato un nuovo atto: saranno ascoltati i testimoni della parte offesa. In seguito, toccherà all'operaio raccontare la sua versione dei fatti.