CronacaTabacco, truffa da 650mila euro

Tabacco, truffa da 650mila euro

Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 19 gennaio 2011 00:00:00

Conti correnti e beni immobili per un importo di circa 650mila euro sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Antifrodi di Salerno, che hanno scoperto una truffa nel settore del tabacco ai danni dell’Unione Europea. Quattro persone di Cava de’ Tirreni, tra cui anche il presidente di un'associazione di coltivatori di tabacco, sono state denunciate per falsa documentazione, truffa aggravata e falso ideologico.

I quattro, secondo l’accusa, grazie alla costituzione di tre società fittizie avrebbero ottenuto i fondi comunitari spettanti di diritto, invece, ai produttori che ne avevano titolo, ma che, a loro insaputa, venivano considerati affiliati delle associazioni fasulle. Ed è stata proprio la denuncia di alcuni di questi, insospettiti dal mancato recapito di alcune somme loro spettanti, a far scoppiare il caso.

Nel corso delle indagini è emerso, infatti, che i denunciati, allo scopo di ottenere le sovvenzioni dall’Unione Europea ed avendo anche la possibilità di accedere ai documenti dei reali coltivatori, attestavano il falso possesso dei requisiti necessari ed inoltravano richiesta a loro nome, riuscendo ad intascare le somme grazie a conti correnti creati per l’occasione.

La Procura della Repubblica, pertanto, ha presentato al Gip del Tribunale di Salerno la richiesta di decreto per il sequestro preventivo delle cifre indebitamente percepite. L’azione dei Carabinieri del Nac ha portato, quindi, alla confisca di 650mila euro circa tra beni e conti correnti. I quattro sono stati, inoltre, segnalati alla Corte dei Conti per l’azione di recupero del danno erariale.

Una notizia, questa della truffa del tabacco, che ha lasciato nello sgomento l’intera città di Cava de’ Tirreni, la cui economia, almeno fino a qualche anno addietro, si fondava proprio sulla coltivazione e manifattura del tabacco. Quello cavese, fino a prima della definitiva chiusura della Manifattura, ha rappresentato infatti uno dei più prestigiosi centri di produzione del settore, capace di dare lavoro a migliaia di cittadini cavesi.

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