CronacaStrepitosa Antonietta, la città omaggia il suo "angelo"

Strepitosa Antonietta, la città omaggia il suo "angelo"

Inserito da Michele Lanzetta (admin), giovedì 8 settembre 2011 00:00:00

Cava de’ Tirreni abbraccia Antonietta Di Martino. Ieri, mercoledì 7 settembre, in un’affollata MARTE Mediateca, la plurimedagliata campionessa del salto in alto è stata accolta festosamente dai tanti tifosi ansiosi del suo ritorno nella città natale dopo la recente conquista della medaglia di bronzo ai Mondiali di Daegu, in Corea del Sud.

Ad attenderla un manifesto preparato dall’Amministrazione comunale recitante: «Vola ancora Antonietta… la città ti è grata», in segno del profondo affetto che l’intera cittadinanza nutre nei suoi confronti. E la maggior parte delle domande, ieri in conferenza stampa, le sono state rivolte proprio da chi la segue da anni.

«Essere qui tra di voi, in mezzo ai miei concittadini - ha esordito la Di Martino - mi fa sentire benissimo. È come se stessi a casa con la mia famiglia. Ritorno da una strepitosa avventura piena di grinta e con una rinnovata voglia di fare, anche se ora, fino alla fine di settembre, mi godrò un meritato riposo».

Accompagnata dal marito-allenatore, Massimiliano Di Matteo, e dai genitori, Anna ed Alfredo, l’atleta metelliana ha parlato del suo ultimo successo e dell’intenso lavoro a cui si è sottoposta dopo l’infortunio che quasi poteva compromettere la sua partecipazione ai Mondiali di Daegu: «Vincere una medaglia è sempre motivo di orgoglio. Essere stata, poi, l’unica italiana a farlo lo è ancora di più. Anche se, da un lato, devo ammettere di essere molto dispiaciuta, perché c’erano altri miei colleghi che avrebbero potuto fare dei buoni risultati».

«Gran parte del mio successo lo devo comunque alla mia famiglia, vero ed unico punto di riferimento e di sostegno, soprattutto nei momenti meno positivi», ha continuato la campionessa. «Dal punto di vista tecnico - ha aggiunto il marito-allenatore Di Matteo - il risultato coreano è il massimo a cui poteva aspirare, non certo per le sue indiscusse capacità, ma per via dell’infortunio che l’ha colpita. Io dalla mia, com’è mio compito, cerco di rasserenarla e di darle il giusto conforto in tutte le circostanze».

Il 2011 è stato per Antonietta Di Martino un anno pieno di successi. Prima il miglioramento del record italiano (2,04 m) a Banska Bystrica in Slovacchia, poi la conquista della medaglia d’oro ai Campionati Europei indoor di Parigi, in cui ha superato quota 2,01 m. Ed ora un altro balzo di “due metri sopra il cielo” ai Mondiali di Daegu, in Corea del Sud.

«Il mio pensiero ora è già rivolto alle Olimpiadi di Londra 2012, per le quali cercherò di prepararmi al meglio», ha confessato Antonietta, che tra gli altri obiettivi per il prossimo futuro ha svelato la possibilità di diventare tecnico nelle Fiamme Gialle. «In verità avevo pensato di abbandonare tutto, una volta terminata la carriera di atleta. Ma l’insistenza dei miei amici delle Fiamme Gialle mi ha convinto ad andare avanti. E pertanto il mio futuro lo vedo lì».

A quanti, invece, le chiedevano della possibilità di creare un centro sportivo in città, in cui coltivare i campioni del domani, la saltatrice metelliana ha risposto che, per via della mancanza di strutture adeguate, non ha mai pensato ad una simile opportunità. «Sinceramente, non manderei mai mio figlio a saltare su piste vecchie di 36 anni e non lo farei nemmeno con altri piccoli. E' come se li mandassi a saltare sull’asfalto, in mezzo alla strada».

A corollario della conferenza stampa, Alessia Sozio, Responsabile Media e Comunicazione del MARTE Mediateca Arte Eventi, ha omaggiato Antonietta Di Martino della MARTE Card, una tessera speciale che le permetterà di assistere a tutti gli eventi in programma nella struttura polifunzionale di Corso Umberto I. «Annoverare la Di Martino tra i testimonial d’eccezione del MARTE è per noi motivo di particolare orgoglio», ha dichiarato la dott.ssa Sozio.

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