Cronaca«Spending flop, altro che review»

«Spending flop, altro che review»

Inserito da (admin), mercoledì 25 novembre 2015 00:00:00

«Spending flop». È chiaro e laconico il commento che l’ex sindaco di Cava de’ Tirreni e leader dell’opposizione, Marco Galdi, ha manifestato all’indomani della presentazione della proposta di riduzione della spesa pubblica, redatta da Alfonso Cesaro, consulente del primo cittadino Vincenzo Servalli proprio in tema di spending review.

Dalle slide presentate alla città sabato scorso è emerso che il Comune di Cava de’ Tirreni potrebbe risparmiare circa 7 milioni di euro nei prossimi 3 anni qualora l’Amministrazione Servalli decidesse di seguire alla lettera la proposta.

«Ho analizzato punto per punto le proposte, ma francamente non sono particolarmente ottimista», ha tuonato Galdi. Se da un lato l’ex primo cittadino condivide alcune proposte presentate dai consulenti dell’Amministrazione Servalli per ottenere una razionalizzazione delle spese, a cominciare dalla drastica riduzione delle spese telefoniche e postali e dal partenariato pubblico-privato per la gestione dei servizi cimiteriali, dall’altro esprime forti perplessità su alcuni punti che, a suo avviso, sarebbero difficilmente raggiungibili.

«Alcune proposte sono state già avviate dalla precedente Amministrazione - ha proseguito Galdi - e quindi si pongono in continuità con azioni già in atto, come il trasferimento alla Metellia della manutenzione delle autovetture e l’acquisizione del cantiere del Consorzio di Bacino. Le altre iniziative credo che difficilmente porteranno nel breve i risultati auspicati: ad esempio, sui costi per i sinistri stradali abbiamo già avuto una riduzione annua di circa 500mila euro dal 2010 in poi e non credo che siano comprimibili in modo significativo».

Nel mirino delle opposizioni anche il punto relativo ai maggiori introiti previsti per i condoni edilizi, dal momento che molti si concluderanno negativamente a causa del vincolo paesaggistico. In questo caso il Comune è chiamato addirittura a restituire ai cittadini gli acconti già versati nelle casse dell’Ente.

«Rimarrebbe da sperare nella riduzione dei costi del personale per i progressivi pensionamenti che di anno in anno si stanno moltiplicando, ma i servizi andranno pur resi e quindi sarà necessario programmare nuove assunzioni, ovviamente onerose. I 7 milioni di revisione della spesa - ha concluso Galdi - in questo momento mi sembrano una chimera».

Valentino Di Domenico

Galleria Fotografica